Da pochi giorni è stata superata quota 1 milione di SPID registrati. Si tratta di un obiettivo importante poiché significa che 1 milione di italiani sono ora registrati su una sorta di anagrafe digitale che consentirà a questi ultimi di accedere con maggior facilità ai servizi della Pubblica Amministrazione.
A che costo è stato raggiunto questo traguardo? E fino a che punto tali costi possono essere definiti un buon investimento? Spesso e volentieri i giudizi sullo SPID sono pregiudizi politici, che poco hanno a che fare con una disamina oggettiva dello strumento. Di qui la differenza nei giudizi di merito su 18app e sulla Carta del Docente, due degli strumenti principali nella promozione dello SPID. Il treno è in ogni caso ormai lanciato: per raggiungere una crescita ulteriore occorrerà probabilmente stimolare ora altri “mercati”, stuzzicare altri interessi e coinvolgere altre persone: occorre far sì che sempre più utenti abbiano interesse ad aprire il proprio account, accrescendo così il bacino potenziale dei cittadini a cui la PA può rivolgersi in modo efficiente e non oneroso.
Secondo i dati forniti dall’Agenzia per l’Italia Digitale, il Sistema Pubblico di Identità Digitale conta ad oggi 1.000.103 iscritti, 4273 servizi disponibili (INAIL, INPS, fatturazioni elettroniche, anagrafe, scuola e molto altro), 4 identity provider accreditati e 3720 amministrazioni attive.
In questi giorni lo SPID entrerà nelle famiglie grazie alla possibilità di iscrivere i ragazzi a scuola proprio attraverso l’account attivato: grazie a questa procedura non è necessario presentarsi fisicamente presso la segreteria dell’istituto (con conseguenti oneri, tempi e code), ma si può accedere rapidamente al servizio di iscrizione online con la certezza di avere i propri dati caricati istantaneamente e in modo corretto. Il tutto può essere migliorato? Si, moltissimo. E molta di questa responsabilità sarà nei prossimi mesi in capo al team digitale di Diego Piacentini.
Rimangono tutti i problemi del caso nell’apertura dell’account: molte le frizioni incontrate soprattutto dai docenti in cerca del proprio bonus da 500 euro, ma tutto sommato è anche affrontando queste frizioni che il sistema ha la possibilità di migliorare, di ottimizzare le procedure e di diventare un servizio realmente accessibile a tutti. Quanto più rapida sarà l’adozione dello SPID, tanto maggiore sarà il vantaggio da parte della PA nell’offerta dei servizi. Il ciclo virtuoso potrebbe essere stato innescato, insomma: il prossimo obiettivo è il secondo milione di italiani attivi, perchè giunti a questo punto ci si trova inevitabilmente di fronte ad un lascia o raddoppia. Ed occorre necessariamente essere ottimisti.