Nel corso dei prossimi anni Uber porterà sulle strade una flotta di self-driving car da impiegare nel proprio servizio di ride sharing: alcune di queste saranno prodotte da Daimler, come confermato oggi dal gruppo statunitense. Si tratta della seconda partnership di questo tipo per l’azienda, dopo quella con Volvo che ha fornito le XC90 impiegate per la fase di test della guida autonoma.
In questo caso la collaborazione è però di natura differente: Daimler si occuperà della produzione e della gestione delle vetture, sfruttando la tecnologia di Uber, che in questo modo diventa una sorta di piattaforma all’interno della quale gli automaker possono portare i loro mezzi per metterli a disposizione dei passeggeri. L’annuncio arriva direttamente dalle pagine del sito ufficiale , con un intervento firmato dal numero uno Travis Kalanick, in cui si pone l’accento sul fatto che le self-driving car consentiranno di intraprendere un’evoluzione del concetto di mobilità che punta tutto sulla sostenibilità e sulla sicurezza.
Sono felice di annunciare un accordo con Daimler, uno dei migliori produttori di automobili al mondo, con oltre un secolo di esperienza nella progettazione di alcune delle vetture migliori e più leggendarie di sempre. Nel corso dei prossimi anni, Daimler punterà a presentare e lanciare le sue self-driving car, attraverso il network di Uber per il ride sharing.
Molti automaker, compreso Ford, mirano a creare una propria flotta di veicoli a guida autonoma da destinare al ride sharing. L’accordo siglato oggi dimostra come Uber sia in grado di proporsi in qualità di partner esterno, mettendo a disposizione tutta la propria esperienza per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri in ambito urbano, attraverso una tecnologia ormai ben collaudata e in costante evoluzione. Altre aziende potrebbero dunque seguire in futuro la strada intrapresa da Daimler.