Con la futura generazione degli iPhone 8, Apple potrebbe abbandonare la classica declinazione di Touch ID, includendo un sistema di scansione direttamente nello schermo. Se ne discute ormai da diverse settimane, ma maggiori indiscrezioni giungono da un brevetto registrato dalla stessa società di Cupertino: un sensore ottico per la lettura delle dita.
Il brevetto è stato accordato da pochi giorni dall’US Patent and Trademark Office e riguarda un “Pannello display interattivo con diodi IR”. Stando a quanto riportato dalla registrazione, Apple avrebbe progettato un display con inclusi dei micro-LED a elevatissima efficienza, una tecnologia che sarebbe derivata dall’acquisizione della società LuxVue nel 2014.
Il sistema nascerebbe per eliminare la necessità di un sensore fisico per la scansione delle impronte digitali, incastonato sulla superficie frontale degli smartphone. Sostituendo una tecnologia touch, che richiede il contatto diretto con le dita, con una di tipo ottico, Apple potrebbe infatti realizzare smartphone completamente privi di pulsanti frontali, proponendo schermi più generosi e, non ultimo, ricavando ulteriore spazio interno per l’alloggiamento di batterie più capienti o altri componenti. Proprio quello che, stando almeno alle indiscrezioni giunte negli scorsi mesi, il gruppo di Cupertino avrebbe intenzione di fare per i futuri iPhone 8.
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Stando al brevetto, Apple avrebbe intenzione di inglobare un substrato di diodi IR, di piccole dimensioni, al di sotto dei comuni LED RGB del display. Producendo una luce all’interno dello spettro dell’ultravioletto, questi diodi non sarebbero rilevabili dall’occhio umano e, pertanto, non rappresenterebbero un problema nell’uso quotidiano di un device. Nel frattempo, però, tale fascio luminoso sarebbe in grado di riconoscere le dita poggiate dallo schermo e, grazie all’ alta sensibilità nonché a un reticolo fitto di micro-led, potrebbe tracciare una riproduzione fedele delle impronte digitali dell’utente. Non è però tutto, poiché la medesima tecnologia potrebbe essere impiegata anche per rilevare con più facilita il volto dell’utente, nonché per altre funzioni che richiedono l’identificazione di un target.
Non è dato sapere, tuttavia, se questo brevetto sarà effettivamente inglobato nel nuovo Touch ID iPhone 8, considerato come la registrazione non sia delle più recenti: risale infatti al 2014, a firma di Kapil V. Sakariya e Tore Nauta.