I nuovi iPhone 8, attesi a settembre in concomitanza con i classici iPhone 7S e iPhone 7S Plus, potrebbero vedere dei rinnovamenti non solo sull’estetica e per la tecnologia del display, ma anche sul fronte delle porte di comunicazione. È quanto rivela il Wall Street Journal, con una fonte al momento non del tutto confermata, nell’indicare la possibile sostituzione della connessione Lightning con USB-C. Uno standard che Apple ha sposato ormai da tempo, sia con l’ultrasottile MacBook del 2015 che con i nuovi MacBook Pro.
La testata statunitense, in base ad alcune informazioni giunte da fonti anonime informate sui piani Apple, conferma sostanzialmente i rumor già emersi nelle scorse settimane. Il futuro iPhone 8 potrebbe infatti vedere una struttura in acciaio inossidabile, avvolta da resistente vetro curvo, per una superficie frontale caratterizzata da un grande schermo OLED da 5.8 pollici, privo di pulsanti fisici. A differenza di quanto ormai già ampiamente noto, il quotidiano aggiunge però un dettaglio: Apple avrebbe scelto di pensionare la classica connessione Lightning, preferendo invece una porta di tipo USB-C.
Al momento, tuttavia, l’intervento del Wall Street Journal non appare perfettamente chiarificatore, così come anche AppleInsider sottolinea. Non è ben chiaro, infatti, se l’eliminazione di Lightning riguardi la porta d’entrata sullo smartphone o, ancora, lo standard supportato dal caricatore, quest’ultimo da collegare a parete. Secondo alcune interpretazioni, infatti, la testata potrebbe riferirsi a quest’ultimo dispositivo: anziché una classica porta USB, potrebbe essere dotato di una meno ingombrante alternativa USB-C.
D’altronde, sempre come AppleInsider sottolinea, un’eliminazione tout court di Lightning appare oggi fin troppo avventata: Apple sta continuando a lanciare accessori compatibili con questo standard, da Apple Pencil alle cuffie Beats, di conseguenza è probabile voglia rendere tutti questi device compatibili anche con il nuovo iPhone 8. Nel mentre, anche il Wall Street Journal sembra confermare l’elevato prezzo di partenza con cui lo smartphone potrebbe essere offerto al pubblico: oltre 1.000 dollari per la versione con storage minore.