Di recente, molti operatori di telefonia mobile e fissa hanno introdotto il rinnovo a 28 giorni abbandonando la tradizionale tariffazione mensile. Una scelta che ai clienti non è piaciuta molto visto che a conti fatti significa pagare 13 rinnovi all’anno al posto di 12. Ad analizzare la tendenza che oramai stanno seguendo quasi tutti gli operatori, l’osservatorio SosTariffe.it che ha cercato di capire se questo passaggio possa essere un danno per tutti gli acquirenti di tariffe ADSL, oppure se ci possano anche essere delle opportunità di risparmio.
Il trend è nato nel mondo della telefonia mobile per estendersi successivamente al settore della connessione Internet da casa. Dall’indagine dell’osservatorio risulta che attualmente le offerte con rinnovo a 30 giorni sono ancora in numero maggiore: il 54% delle offerte Internet per la casa a marzo 2017 prevede un canone rinnovato mensilmente, mentre il 46% scade ogni quattro settimane. Per capire se questa nuovo sistema tariffario sia davvero più oneroso per i clienti, l’osservatorio ha preso in considerazione tutti i costi associati alle tariffe Internet per la casa di entrambe tipologie di offerte (rinnovo mensile e quadrisettimanale) attualmente sottoscrivibili in Italia, tenendo conto, non solo del canone periodico, ma anche dei costi di attivazione e di altre eventuali spese obbligatorie previste dal contratto.
Successivamente, sono stati analizzati i costi medi mensili da sostenere durante il primo anno di fornitura, periodo in cui solitamente i provider offrono promozioni o sconti, ma anche le spese medie annuali sostenute a partire dal secondo anno di contratto. Le tariffe sono state classificate in funzione della tecnologia utilizzata per connettersi ad Internet, ovvero ADSL, fibra ottica e Satellitare/WiMax.
Ci sono differenze di costo significativa, su base sia mensile che annuale, tra le tariffe con rinnovo a 28 e a 30 giorni analizzate in questo studio. Grazie alle promozioni associate alle nuove tariffe quadrisettimanali, sia con l’ADSL che con la fibra ottica, è possibile risparmiare durante il primo anno di contratto, ma la situazione potrebbe cambiare a partire dal secondo.
In particolare, il costo medio mensile previsto durante il primo anno per le tariffe ADSL a 28 giorni è del 26% più basso rispetto al costo di quelle a 30 giorni, che si traduce in un risparmio medio di 10 euro al mese. Attualmente, chi opta invece per un’offerta in fibra ottica a cadenza quadrisettimanale paga circa il 44% in meno ogni mese rispetto una tradizionale tariffa mensile, risparmiando circa 24 euro al mese.
Di conseguenza, il costo totale durante il primo anno con le tariffe a rinnovo ogni 28 giorni è più basso rispetto quello previsto dalle offerte mensili, sia per l’ADSL che per la fibra ottica. Nel caso delle offerte ADSL a 28 giorni, durante il primo anno di contratto si risparmiano 103 Euro, mentre con la fibra ottica si pagano ben 276 Euro in meno rispetto alle offerte a 30 giorni (23% e 41% di risparmio annuo, rispettivamente).
Questo spiega il perché delle promozioni associate a queste tariffe lanciate frequentemente da alcuni provider per attirare nuovi clienti consentendo, a chi è disposto a cambiare gestore, risparmi importanti almeno durante il primo anno.
Stando all’analisi di SosTariffe.it, anche dopo la fine del periodo promozionale, con la fibra ottica continuano i risparmi per chi ha scelto una tariffa a rinnovo quadrisettimanale, mentre con l’ADSL i prezzi aumentano rispetto alle offerte mensili.
Nel dettaglio, il costo annuo a partire dal secondo anno con una tariffa in fibra a rinnovo ogni 28 giorni è del 13% più basso rispetto le offerte mensili, con risparmi medi che si aggirano intorno agli 82 Euro all’anno. Nei primi due anni di contratto, quindi, con le tariffe in fibra ottica a 28 giorni l’utente avrà risparmiato 358 Euro in totale rispetto all’attivazione di offerte a 30 giorni.
La situazione è molto diversa per le offerte ADSL a rinnovo quadrisettimanale, che costano dal secondo anno in poi il 33% in più rispetto alle tariffe mensili; la 13^ mensilità dei provider ADSL, quindi, costa all’utenza ben 137 Euro di sovrapprezzo a partire dal secondo anno.
Nei primi due anni di contratto, considerando il risparmio iniziale, il titolare di un’offerta ADSL a 28 giorni avrà speso mediamente 7 Euro in più rispetto a una tradizionale tariffa mensile. Per quanto riguarda le offerte per la connessione Internet Satellitare o WiMax, indispensabili laddove non arriva né il cavo telefonico né la fibra ottica, le nuove tariffe a rinnovo quadrisettimanale analizzate in questo studio si traducono in un aumento durante il primo anno, mentre a partire dal secondo anno la situazione si stabilizza.
In particolare, i costi medi mensili da sostenere durante il primo anno con le offerte a rinnovo ogni 28 giorni sono del 25% più salati rispetto alle tradizionali tariffe mensili, ciò si traduce in 131 Euro in più ogni anno per colpa della 13^ mensilità. I costi da sostenere, a partire dal secondo anno, sono tendenzialmente simili tra le offerte a rinnovo quadrisettimanale e quelle a rinnovo mensile, con differenze poco significative (+1,4%, 7 Euro all’anno) in favore delle ultime.
In ogni caso, nei primi due anni di contratto, un utente che ha attivato una tariffa Satellitare o WiMax con rinnovo quadrisettimanale spenderà mediamente 138 Euro in più rispetto a un’offerta mensile. Le variazioni, durante il periodo di rinnovo delle tariffe Internet per la casa, sono modifiche contrattuali unilaterali e, come tali, il cliente è libero di accettarle o meno. Di conseguenza, se non si è d’accordo con le nuove condizioni, è possibile recedere dal contratto senza penali, inviando una raccomandata o PEC al proprio gestore e chiedendo la chiusura del contratto.
Seppur sia vero che praticamente tutti i gestori più noti prevedono ormai rinnovi ogni 28 giorni, come si è visto nell’analisi, approfittare dalle nuove promozioni può comportare risparmi importanti durante il primo anno e anche a partire dal secondo, se si è raggiunti dalla rete in fibra ottica. Le modifiche unilaterali del proprio contratto possono quindi rappresentare un’occasione ideale per cambiare fornitore e risparmiare, senza alcuna penale.