Microsoft, lo scorso dicembre, aveva annunciato un accordo con Qualcomm per portare Windows 10 all’interno della piattaforma ARM aprendo interessanti scenari sul futuro del sistema operativo della casa di Redmond. Uno dei primi scenari si sta già concretizzando con l’annuncio che Microsoft porterà Windows Server sulla piattaforma ARM. Durante l’evento “Open Compute Project Summit”, la casa di Redmond ha annunciato che “Project Olympus” supporterà, adesso, anche i processori ARM per i server. “Project Olympus”, si ricorda, è un progetto cloud server hardware open-source sviluppato da Microsoft in collaborazione con OCP (Open Compute Project) che è l’iniziativa promossa da Facebook con l’obiettivo di guidare lo sviluppo di server rendendo note le specifiche tecniche.
Per supportare i primi server ARM, Microsoft ha collaborato sia con Qualcomm che con Cavium per sviluppare una nuova variante del suo sistema operativo per i server che supportasse questa nuova piattaforma hardware. Microsoft sta attualmente testando i processori ARM per i server all’interno di ambienti diversi. Per esempio, nel machine learing, nei servizi di storage, nella gestione di grandi mole di dati e in molte altre situazioni d’uso differenti. Qualcomm ha evidenziato che l’accordo con Microsoft prevede l’utilizzo della nuova piattaforma Qualcomm Centriq 2400 realizzata con processo produttivo a 10 nanometri.
L’accordo prevede, inoltre, che saranno sperimentate in futuro nuove versioni di hardware e software. Tra gli obiettivi quello di realizzare le future generazioni di server che dovranno gestire gli ambienti cloud. In concomitanza con l’annuncio, Qualcomm ha anche mostrato nel concreto, il funzionamento di Windows Server all’interno di un ambiente hardware ARM.
Quanto annunciato deve suonare come un campanello d’allarme per Intel che che domina il mercato dei processori per i server. Microsoft, infatti, ha chiaramente sottolineato di essere pronta a seguire una strada alternativa per la realizzazione dei suoi futuri server.