Swift, il linguaggio di programmazione sviluppato da Apple e poi reso open source, è già entrato tra le risorse più popolari in fatto di coding. È quanto svela l’indice TIOBE, nato per misurare la popolarità dei linguaggi di programmazione, con l’ufficializzazione dell’entrata di Swift nella Top Ten mondiale.
Swift è stato lanciato da Apple nel giugno del 2014, come evoluzione e sostituzione del precedente Objective-C, linguaggio fino all’ora utilizzato per la creazione di applicazioni dedicate all’universo iOS. La società di Cupertino ha reso molto più semplice la programmazione grazie a una sintassi facilitata e intuitiva, ideata affinché l’apprendimento del sistema possa risultare immediato anche a chi non possiede competenze pregresse di coding. Un fatto confermato anche da Swift Playgrounds, l’applicazione per iPad nata per imparare le basi del linguaggio, con percorsi di apprendimento e prova adatti anche ai bambini.
Rispetto allo scorso anno, quando Swift ha raggiunto la quattordicesima posizione della classifica TIOBE, oggi si registra un sensibile incremento. Il progetto, infatti, è entrato a far parte della Top Ten, aggiudicandosi la decima posizione, un fatto tutt’alto che scontato per un linguaggio presentato poco più di due anni fa.
Una spinta fondamentale per l’espansione del linguaggio potrebbe essere derivata non solo dall’elevatissimo bacino di utenti iPhone e iPad, quindi un fattore di stimolo per i numerosi developer dell’universo iOS, ma anche dalla decisione di rendere Swift una proposta open source, quindi teoricamente sfruttabile anche al di fuori dell’ecosistema Apple.
Scende invece la popolarità di Objective-C, con la sedicesima posizione, mentre per Swift la strada ora si fa decisamente più complessa. TIOBE, infatti, non ritiene che la proposta di Apple possa facilmente risalire la Top Ten, poiché dovrà ora confrontarsi con alternative estremamente diffuse, sposate dagli sviluppatori di tutto il mondo. Java, ad esempio, rimane saldo alla primissima posizione, seguito da C e C++.