La guerra dei browser si combatte principalmente su due fronti: aderenza agli standard del Web dettati dal W3C così da assicurare la piena fruibilità dei contenuti online per gli utenti e performance. Se Microsoft sottolinea l’ottimizzazione di Edge sul fronte del risparmio energetico, nelle stesse ore Google mette in luce i passi in avanti compiuti da Chrome nel rendering delle pagine.
Il team al lavoro sul V8 engine parla di una velocità incrementata di una quota compresa tra il 10% e il 20% circa nel corso dell’ultimo anno (il dato varia a seconda dell’architettura della CPU utilizzata), dalla pubblicazione della versione 49 alla più recente 56. Il risultato è ottenuto mettendo alla prova siti diffusi a livello globale come Facebook, Reddit, Twitter e Wikipedia con l’impiego di uno strumento per la misurazione creato ad hoc e chiamato Speedometer. Un benchmark, insomma, che analizza il comportamento del codice con le librerie JavaScript più diffuse. Ne emerge un’accelerazione soprattutto per quanto riguarda la release mobile del browser, su Android.
Va precisato che quelle legate al V8 engine non sono le uniche migliorie introdotte da Google in Chrome. Tramite il rilascio di aggiornamenti, nel corso dell’ultimo anno, sono state ottimizzate le performance legate al caricamento dei contenuti video, è stata resa più smart la gestione delle schede in background e sono state introdotte funzionalità capaci di sfruttare la potenza di calcolo delle GPU per il rendering degli elementi grafici. Per il futuro, bigG dovrà concentrarsi maggiormente anche sul consumo di RAM, da sempre uno dei talloni d’Achille del browser, che ancora oggi causa un eccessivo consumo della memoria, evidente soprattutto sui sistemi più datati e con risorse hardware limitate.