In molti sono ancora restii a sperimentare le potenzialità dei pagamenti mobile (compresi quelli NFC), preferendo affidarsi ai tradizionali contanti o alle carte di credito/debito, così come ai bancomat. Una spinta significativa alla diffusione di questa tecnologia potrebbe arrivare da partnership come quella messa in campo da Google e PayPal, per l’integrazione degli account di quest’ultimo servizio all’interno della piattaforma Android Pay.
Il debutto ufficiale è previsto entro le prossime settimane, inizialmente come esclusiva riservata agli Stati Uniti. Tutti coloro in possesso di un account PayPal potranno sfruttarlo come fondo per gli acquisti nei negozi fisici, in quelli online e all’interno delle applicazioni: il sistema funzionerà ad esempio con Uber, Walgreens e Dunkin’ Donuts. La collaborazione si configura come la più classica delle situazioni win-win: da una parte il gruppo di Mountain View potrà contare sul supporto di un servizio longevo e affidabile, conosciuto a livello globale, dall’altro PayPal sarà in grado di estendere il proprio raggio d’azione e rafforzare la sua presenza al di fuori del mondo online, all’interno del mondo reale.
Partnership di questo tipo hanno il potenziale di spingere una piattaforma come Android Pay (non ancora disponibile in Italia), in un territorio altamente competitivo come quello legato ai pagamenti in mobilità. Anche colossi come Apple, Samsung e Amazon stanno cercando di dire la propria, ognuno con un servizio differente. Saranno l’adozione da parte degli utenti e il supporto fornito da parte dei negozianti a decretare chi meriterà la leadership.
L’iniziativa annunciata oggi costituisce un rafforzamento del rapporto che lega Google a PayPal: il servizio, già da alcuni anni, può infatti essere sfruttato dagli utenti per il pagamento dei contenuti acquistati sulla piattaforma Play Store.