Tesla ha annunciato una rimodulazione positiva con un taglio di prezzi delle versione d’accesso delle sue Model S e Model X. Le versioni base con pacco batterie da 75kWh hanno visto riduzioni di prezzo di 5.000 e 3.000 dollari rispettivamente per il modello S ed il modello X mentre il prezzo della 90D cala di 2.000 sia per la Model S che per la Model X. Questo significa che la Tesla Model S più economica costa, adesso, 69.500 dollari.
Tesla ha anche ritoccato il listino degli accessori. Per esempio, il caricabatterie interno da 16,5kW è disponibile solamente per i modelli di alta gamma e non per quelli entry level. Inoltre, le vetture serie 75 e 90 non possono più essere dotate di sospensioni pneumatiche regolabili. Per le Model X, inoltre, lo spoiler attivo non è più disponibile. Il taglio di prezzi sicuramente potrebbe avere un impatto positivo per Tesla perchè rende maggiormente accessibili modelli dotati di autonomia comunque interessante. L’uso del termine accessibile va usato con le dovute cautele visti i prezzi sempre non alla portata di tutti ma è una dato oggettivo che le Tesla serie 75 e 90 diventeranno molto più economiche anche perchè la società non consentirà più l’installazione di alcuni optional molto costosi come già sottolineato poco sopra.
Globalmente, dunque, i modelli entry level costernano di meno. Tuttavia, se la società ha deciso di tagliare i prezzi delle versioni d’accesso delle Model S e delle Model X, così non è stato per i modelli top di gamma da 100 kWh che, anzi, aumenteranno di prezzo. A partire dal prossimo 24 aprile, l’aumento delle auto elettriche top di gamma a guida autonoma di Tesla subirà un bel rialzo:
- Model S 100D: da 95.000 a 97.500 dollari
- Model S P100D: da 134.500 a 140.000 dollari
- Model X 100D: da 98.500 a 99.500 dollari
- Model X P100D: da 135.500 a 145.000 dollari
Listino che si completerà a luglio quando debutterà la molto più competitiva, almeno sul fronte dei prezzi, Model 3 che sarà venduta a partire da 35 mila dollari.