Microsoft sta progettando di gestire la quantità di potenza che le applicazioni in background possono utilizzare per migliorare la durata della batteria in Windows 10. Il gigante del software sta sperimentando una nuova funzionalità di “power throttling” nell’ultima versione Insider di Windows 10 (build 16176) che dovrebbe garantire un miglioramento dei consumi addirittura dell’11%. Tuttavia, i tester possono accedere al nuovo sistema di risparmio energetico solamente se dispongono dei processori Intel di sesta generazione o successivi, almeno per ora.
Non è la prima volta che questa opzione di gestione dei consumi appare, ma dopo una sua comparsa in una build di sviluppo di Windows 10 Creators Update torna a farsi rivedere in Redstone 3, segno che probabilmente questa volta la casa di Redmond la inserirà nel prossimo step di Windows 10 che dovrebbe arrivare verso la fine dell’anno. Questo sistema di gestione non potrà essere utilizzato se il PC è collegato all’alimentazione elettrica ed un comodo tool permetterà di consentire agli utenti di scegliere se puntare maggiormente sul risparmio energetico o sulle prestazioni.
Trattasi di un tool molto interessante. Microsoft sta lavorando da tempo per ottimizzare i consumi di Windows 10 ed un sistema che migliorasse la gestione della batteria era richiesto da tempo da parte degli utenti.
Da chiarire solamente se questo tool sarà disponibile solo per i più recenti processori o se poi alla fine potrà essere utilizzato da tutti.
Sicuramente se ne saprà di più a Build 2017, a maggio, quando Microsoft illustrerà probabilmente tutti i segreti di Redstone 3.