Il mercato delle Internet of Things (IoT) in Italia è in forte crescita. Il risultato in gran parte è legato agli obblighi normativi sui contatori intelligenti (34%) e alla diffusione di auto connesse (20%), che insieme valgono oltre metà del fatturato IoT. Poi Smart Building (18%), Smart Logistics (9%) e Smart Home (7%). Un mercato maturo, in cui è necessario porre sempre più attenzione ai servizi e all’analisi dei dati raccolti.
Smart City italiana tra luci e ombre: il 51% dei Comuni medio-grandi ha avviato almeno un progetto, ma oltre metà di questi è ancora in fase sperimentale con una carenza di governance. Industrial IoT ancora agli inizi: tanti i progetti avviati, ma il 25% delle aziende intervistate non sa nemmeno cosa sia. L’Internet of Things si conferma al centro nello sviluppo digitale in Italia con un mercato che raggiunge i 2,8 miliardi di euro nel 2016, il 40% in più rispetto all’anno precedente, spinto sia dalle applicazioni consolidate che sfruttano la connettività cellulare (1,7 miliardi di euro, +36%) che da quelle che utilizzano altre tecnologie (1,1 miliardi di euro, +47%).
Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano presentati al convegno “Internet of Things: oltre gli oggetti, verso i servizi”.
Il principale segmento del mercato IoT (34% del totale) è costituito dallo Smart Metering e Smart Asset Management nelle utility, ambito in cui l’obbligo normativo relativo ai contatori gas ha portato a un’esplosione delle soluzioni: il mercato è passato da 500 milioni di euro nel 2015 a 950 milioni nel 2016 (+90%). Al secondo posto (20% del totale) c’è la Smart Car, che cresce del 15% e raggiunge 550 milioni di euro. La riduzione dei prezzi dei box GPS/GPRS attenua la crescita in termini di valore di mercato, ma le auto connesse continuano ad aumentare: a fine 2016 sono 7,5 milioni (+40% rispetto al 2015), pari a circa un quinto del parco circolante in Italia.
Seguono poi le soluzioni per lo Smart Building (510 milioni di euro, 18% del mercato), un ambito che mostra una crescita del +45% rispetto al 2015, soprattutto con soluzioni legate alla sicurezza negli edifici e un progressivo spostamento del mercato dai soli grandi edifici industriali ai piccoli uffici e negozi. E ancora le soluzioni di Smart Logistics a supporto del trasporto (250 milioni di euro, 9% del mercato), utilizzate per la gestione delle flotte aziendali e di antifurti satellitari: a fine 2016 si registrano oltre 800.000 mezzi per il trasporto merci connessi tramite SIM. La Smart Home vale 185 milioni di euro e il 7% del mercato (+23%), con una netta prevalenza di applicazioni per la sicurezza.
Nel prossimo futuro, si attende un’ulteriore accelerazione del mercato IoT in diversi ambiti, tra cui spiccano in particolare Smart Metering, Smart Car, Smart Home e Industrial IoT. Lo Smart Metering continuerà l’espansione nel corso del 2017 sulla spinta della normativa relativa al gas e delle recenti evoluzioni in ambito elettrico. La Smart Car continuerà a crescere con tassi importanti grazie all’aumento delle auto nativamente connesse. Per la Smart Home lo sviluppo sarà favorito dall’affermarsi di nuovi canali di vendita che moltiplicano le occasioni di acquisto (retailer multicanale, utility, telco), dal lancio sul mercato di nuovi prodotti e servizi con prezzo accessibile, dalla messa a fuoco della strategia di alcuni grandi Over-The-Top, Google e Amazon in primis, e dallo sviluppo di partnership e alleanze volte a ridurre il problema dell’interoperabilità. Ma si prevede un dinamismo anche per l’Industrial IoT, supportato dagli incentivi previsti all’interno del Piano Nazionale Industria 4.0 che prevede nei prossimi quattro anni investimenti in ricerca e sviluppo e incentivi fiscali a vantaggio delle imprese che investiranno in tecnologie e progetti a supporto della Quarta Rivoluzione Industriale.
Tra gli ambiti IoT ancora in stato embrionale, in particolare tre vanno monitorati: la Smart City, il cui potenziale è ancora ampiamente da esprimere, il Retail con la possibilità di raccogliere moltissimi dati sul comportamento dei clienti all’interno del negozio, e la Smart Agriculture, dove l’IoT offre opportunità non solo in termini di tracciabilità dei prodotti, ma anche per la gestione delle attività agricole, soprattutto se si guarda a colture ad alto valore.