La Turchia ha bloccato l’accesso a Wikipedia, sabato, utilizzando una legge volta a concedere alle autorità la possibilità di limitare la fruizione di un contenuto che il paese ritiene osceno o una minaccia per la sicurezza nazionale. Secondo la fonte, l’accesso all’enciclopedia online sembra essere stato bloccato alle ore 8:00 del mattino di sabato. La scoperta si deve a Turkey Blocks, un gruppo di monitoraggio che identifica le azioni di censura del paese.
Il paese ha utilizzato un ordine amministrativo per bloccare l’accesso al sito web, in base alla legge n. 5651, che consente all’autorità governativa di regolare i contenuti online. Secondo l’agenzia di stampa statale Anadolu Agency, il ministro degli Affari Marittimi e delle Comunicazioni della Turchia ha dichiarato che l’accesso è stato bloccato perché il sito ospitava articoli e commenti che affermavano che la Turchia si stava coordinando con gruppi terroristici. Secondo il ministero, il governo ha chiesto a Wikipedia di rimuovere il contenuto ma l’enciclopedia online si è rifiutata di obbedire. Da qui, dunque, è scaturita la cesura. Sull’argomento è intervenuto immediatamente anche Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, che su Twitter ha dichiarato che l’accesso alle informazioni è un diritto umano fondamentale.
Purtroppo, non è la prima volta che la Turchia adotta una strategia di censura simile. Negli ultimi anni, infatti, il Governo ha più volto bloccato l’accesso a siti come WikiLeaks, YouTube, Facebook e Twitter sempre adducendo motivi di sicurezza nazionale. La realtà, invece, il Governo tenta in tutti i modi di voler controllare l’informazione che al tempo di internet è molto difficile da gestire.
Questa nuova iniziativa turca, tuttavia, susciterà sicuramente nuove preoccupazioni su come il paese manipola l’informazione. Secondo la BBC, gli utenti sui social media in Turchia hanno espresso le loro preoccupazioni, chiedendosi se la nuova censura fosse un tentativo di sopprimere le critiche al presidente del paese Recep Tayyip Erdoğan, che ha recentemente vinto un controverso referendum che ha ampliato i suoi poteri.