Quello del vinile si conferma come un mercato in continua espansione, capace di raggiungere bacini sempre più ampi di pubblico. Lo rivelano alcune indagini condotte negli ultimi mesi, pronte a confermare come le vendite di 33 e 45 giri stiano superando gli introiti di CD e download digitali, ma anche e soprattutto i recenti risultati del Record Store Day 2017. In poco meno di una settimana, infatti, sarebbero stati venduti più di 547.000 album, un piccolo primato per l’industria.
Come da dieci anni a questa parte, nel mese di aprile si celebra il Record Store Day, la giornata dedicata ai negozi di vinile e agli appassionati di solchi e puntina. Non capita di rado che, per l’occasione, vengano proposti 33 e 45 giri in edizione speciale o, ancora, delle reissue di alcuni degli album più famosi o introvabili della storia. Il 2017 non ha fatto eccezione, per il decennale dell’iniziativa, e i risultato sono davvero da primato: nella settimana dal 22 al 27 aprile, infatti, sono stati venduti più di 409.000 album nei negozi indipendenti, pari al 197% di incremento rispetto alla settimana precedente. Non è però tutto, poiché se si considera il mercato del vinile nel suo complesso, le vendite sono cresciute del 213%, con un totale di 547.000 dischi in una sola settimana.
Tra gli artisti più gettonati per le ristampe speciali dedicate al Record Store Day, figurano David Bowie, Grateful Dead, The Doors e Madonna, quest’ultima pronta a un salto ai suoi esordi negli anni ’80. In totale, le vendite del Record Store Day hanno rappresentato ben il 31% di tutta la distribuzione di musica su supporto fisico della settimana di riferimento, un dato che conferma come il ritorno del vinile non possa più essere ignorato. Non è però tutto, poiché Nielsen spiega come siano incredibilmente aumentate le richieste di 12 pollici destinati all’universo DJ, dai 2.000 della settimana precedente agli 89.000 attuali, segno di come anche discoteche e affini stiano riscoprendo il fascino intramontabile del solco.