Oggi è stato presentato il nuovo piano tariffario Fastweb che ha l’ambizione di semplificare un mercato in cui è difficile orientarsi, tra centinaia di offerte e promozioni, costi nascosti, sovraprezzi mai chiari per dati extra-soglia e per servizi accessori. Fastweb propone qualcosa di semplice, tre tariffe: per chi parla molto, per chi naviga molto e per chi non vuole limiti.
Fastweb è una fiber company, operatore virtuale che intende trasformarsi in operatore pianamente mobile e convergente. Così ha spiegato Alberto Calcagno, amministratore delegato della società che 18 anni fa ha iniziato un percorso sulla banda larga casalinga, e ora punta al 4G (e in futuro al 5G) con il primo obiettivo di accompagnare i suoi clienti verso una connettività mobile senza vincoli e senza limiti. Come? Togliendo tutto quanto complica la vita ai consumatori: niente costi per segreteria telefonica, controlli del credito, niente scatto alla risposta, niente costi di uscita, niente affanni come periodi minimi di abbonamento o penali. In aggiunta a questo, 5 centesimi per gli extra minuti ed extra sms-mms, 2 euro per gli extra gigabyte quando si superano le soglie. “Un’offerta mobile profondamente innovativa”, ha dichiarato Calcagno dal palco dell’evento alla fondazione Feltrinelli a Milano:
Lanciamo un nuovo paradigma nel mercato del mobile e abbiamo deciso di farlo ora, senza aspettare l’avvio del nostro servizio 5G, perché pensiamo che il mercato in Italia abbia bisogno di essere più centrato sul consumatore e sui suoi reali bisogni, eliminando definitivamente tutte le incertezze legate a costi nascosti e a vincoli contrattuali.
Abbiamo creato la nostra offerta partendo da ciò che chiedono i consumatori. #NienteComePrima pic.twitter.com/chgDc7ZeXN
— FASTWEB (@FASTWEB) May 8, 2017
Le tariffe
Le offerte di Fastweb sono accessibili sia ai nuovi clienti che a chi ha già un abbonamento mobile Fastweb, ovviamente con due prezzi diversi. La formula per chi soprattutto parla, include 500 minuti, 500 sms e 3GB in 4G, mentre per chi specialmente naviga 250 minuti, 250 sms e 6GB in 4G, entrambe al prezzo di 9,95 euro ogni 4 settimane (5.95€ se si è clienti del fisso). Chi desidera il servizio illimitato e 6GB in 4G può sottoscrivere invece un piano a 14,95€ ogni 4 settimane (9,95 euro se si è clienti del fisso). Infine Fastweb lancia Mobile 100, una nuova offerta base, un esperimento entry level, che consente di accedere ai servizi mobili a soli 1,95 euro ogni 4 settimane (0,95 se si è clienti del fisso) avendo inclusi 100 minuti, 100 sms e 100 Mega di traffico Internet in 4G.
Questo piano si comprende meglio se si considera la soluzione completa, che in fondo è il vero scopo ultimo di questo passaggio: in questo caso con Internet e chiamate illimitate a casa e fuori casa più 6 GB in 4G si pagano 34,95 euro ogni 4 settimane. Tutti questi piani comprendono l’Italia, ovviamente l’Europa (da metà giugno cade il roaming) e diverse altre destinazioni straniere, tra le quali India, Cina, Usa, Svizzera. Chi invece vuole viaggiare a 4G in casa anche senza essere stato raggiunto dalla banda larga, può utilizzare il router wifi che per 10 euro al mese (15 euro a fine promozione) garantisce 15 GB mensili.
È vera rivoluzione?
Che una società presenti una propria novità con toni trionfali è perfettamente comprensibile, e tutto sommato il lavoro di semplificazione con tariffe non altissime e una connettività di qualità si presentano discretamente. Tuttavia, il quadro della mobilità è già influenzato da eventi precedenti, a partire dallo sbarco dei low-cost e dalle offerte casa+Internet mobile “smart” della concorrenza. Per il resto, Fastweb punta tutto su tre fattori: il servizio di WiFi condiviso, che copre 900 città in Italia, la semplificazione che dovrebbe portare, secondo l’azienda, ad arrivare in due-tre anni al 5% del mercato mobile, e la trasparenza nel comunicare a tutti, clienti acquisti e clienti potenziali, che ciò che sembra costare meno spesso ha costi nascosti mentre con questi piani paghi tutto e non ci pensi più, senza patemi neppure quando chiami verso l’estero in molti paesi extra EU.
Non si tratta di una rivoluzione, ma certamente di un assestamento verso una quota alta di mercato che è ancora aggredibile da chi vanta copertura in fibra e investimenti su 4G plus e 5G, cioè su tecnologie che sono e saranno sempre più fondamentali per lo sviluppo degli IoT e dei servizi alle imprese, oltre che ai clienti individuali.