Nel mese di marzo l’attacco di Maradona diretto a Konami, con l’accusa di aver inserito il suo nome e la sua immagine in modo non autorizzato all’interno della simulazione calcistica Pro Evolution Soccer 2017. La replica del gruppo nipponico arrivò qualche giorno più tardi, con una precisazione secondo la quale l’inclusione del Pibe de Oro nel gioco era prevista da contratti e licenze esistenti.
Ora la questione si può considerare definitivamente chiusa e conclusa, una volta per tutte, con le due parti che non solo hanno trovato un compromesso, ma sono addirittura giunte a siglare una partnership: la Mano de Dios sarà testimonial e promoter della serie videoludica fino al 2020, restando a disposizione in PES 2017. L’accordo è stato trovato senza passare dalle aule di tribunale e finalizzato a fronte di una transazione economica non meglio specificata. Essenziale per la risoluzione della disputa la trasferta in Argentina di Takayuki Kubo, presidente di Konami Digital, che ha voluto incontrare di persona il diretto interessato. Maradona, dal canto suo, ha promesso di donare parte del ricavato dall’operazione a favore delle strutture argentine che si occupano di insegnare calcio.
Sono giorni intensi per il numero 10, che ha anche firmato un contratto con l’Al-Fujairah Sports Club, squadra degli Emirati Arabi Uniti controllata dallo sceicco Mohammed bin Hamad bin Mohammed Al Sharqi che lo vedrà nuovamente impegnato nei panni di allenatore. L’obiettivo è quello di riportare il team nella prima divisione locale, partendo dal campionato cadetto. Nelle stesse ore è giunta anche la notizia del suicidio del suo ex procuratore storico Jorge Cyterszpiler (dal 1977 al 1985, curò anche il passaggio dal Boca Juniors al Napoli), gettatosi dal settimo piano di un albergo a Puerto Madero.
الأسطورة الأرجنتينة دييجو مارادونا مديراً فنياً لنادي الفجيرة الإماراتي في الموسم المقبل. pic.twitter.com/Sjr3kTqVtc
— خالد جاسم (@khalidjassem74) May 7, 2017