Dovrebbero essere tre gli smartphone Pixel di seconda generazione sui quali Google è al momento impegnata: due sono per ora noti con i nomi in codice Walleye e Muskie, mentre il terzo (già protagonista di alcuni rumor) è identificato come Taimen. Appellativi scelti non in modo casuale dal gruppo di Mountain View: quest’ultimo dovrebbe essere più grande degli altri, quasi certamente un phablet, poiché il taimen (salmone siberiano) è un pesce dalle dimensioni maggiori rispetto a walleye e muskie.
Potrebbe anche trattarsi del successore del Pixel C, dunque un tablet. In attesa di saperne di più da fonti ufficiali (con l’evento I/O 2017 in scena nei prossimi giorni non è escluso l’arrivo di ulteriori indiscrezioni) è possibile dare uno sguardo al primo benchmark che vede protagonista il device, comparso sulle pagine della piattaforma Geekbech, dal quale si apprendono anche alcune specifiche tecniche: processore Qualcomm Snapdragon 835 e 4 GB di RAM (da non escludere l’upgrade a 6 GB per la versione finale). Inoltre, il sistema operativo utilizzato per la fase di test è Android O, attualmente disponibile sotto forma di Developer Preview.
Sebbene il lancio dei “Pixel 2” sia ancora piuttosto lontano (il periodo dovrebbe essere settembre-ottobre), già si parla dei Pixel 3. Nei giorni scorsi voci di corridoio in merito a un possibile coinvolgimento di LG in veste di partner per la fase di produzione, al posto di HTC (salita a bordo dopo il rifiuto di Huawei). L’azienda sudcoreana, raggiunta dalla redazione del sito Android Authority, ha categoricamente smentito qualsiasi accordo con Google finalizzato a questa operazione, con un secco no da parte di Ken Hong, Global Communications Director.