Giungono nuove indiscrezioni sul prezzo di iPhone 8, lo smartphone che Apple starebbe preparando per il decennale della linea. Da tempo si vociferano costi superiori ai 1.000 dollari per aggiudicarsi un esemplare e, a quanto sembra, simili previsioni non verranno disattese: secondo quanto reso noto da Simona Jankowski, analista di Goldman Sachs, la versione da 128 GB verrà proposta a 999 dollari, mentre quella da 256 a 1.099 dollari.
La previsione è coerente con quanto già emerso sulla stampa specializzata nelle scorse settimane: iPhone 8, forse per via delle sue innovazioni tecnologiche, rischia di essere l’esemplare di Cupertino più costoso di sempre. Due sole le configurazioni, da 128 e 256 GB, con 100 dollari di differenza fra di loro. Non sarà presente, invece, un esemplare da 32 GB, forse per non cannibalizzare i precedenti iPhone 7 e gli attesi iPhone 7S.
Gran parte dei costi potrebbe derivare dall’impiego di un nuovo pannello OLED, quest’ultimo edge-to-edge e lievissimamente arrotondato ai lati, comunque non in grado di avvolgere completamente il profilo del device come avviene, invece, per il Galaxy S8 di Samsung. Tra le altre novità, assume sempre più rilevanza il possibile incorporamento di Touch ID nel vetro frontale dello smartphone, sebbene alcuni schemi di design abbiano ipotizzato, negli scorsi giorni, un trasferimento dello stesso sulla scocca posteriore dell’esemplare. Ancora incerto, nel frattempo, il nome: secondo alcuni potrebbe chiamarsi iPhone Edition o, più semplicemente, iPhone X in onore dei 10 anni dal primo lancio.
Di diverso avviso, tuttavia, è Steven Milunovich, analista di UBS. Secondo quanto riferito negli scorsi giorni, iPhone 8 potrebbe giungere nelle configurazioni da 64 e 256 GB, rispettivamente proposte a 850/900 dollari e 950/1.000 dollari. In ogni caso, lo smartphone sembra essere destinato per il settore high end dei consumatori, quale edizione completamente speciale, quindi difficile che iPhone 8 possa diventare il flagship di Cupertino. Le innovazioni che verranno introdotte, tuttavia, potrebbero essere largamente estese nell’edizione classica degli smartphone del 2018.