Quando mancano ormai solo una manciata di ore all’inizio dell’I/O 2017 ecco spuntare nuove indiscrezioni su quello che sembrerebbe essere un visore stand alone di Google per la realtà virtuale. Un dispositivo, dunque, che non richiederebbe l’inserimento dello smartphone come invece avviene con Cardboard e Daydream View, più simile per caratteristiche a HTC VIVE, Oculus Rift e Sony PlayStation VR. Il nome potrebbe essere WorldSense.
Il rumor di oggi è legato alla comparsa, nel database dell’USPTO (United States Patent and Trademark Office), di un brevetto depositato nei giorni scorsi e che riporta appunto il titolo “WORLDSENSE”, nel quale si descrive un apparecchio VR comprensivo di display. Nella documentazione si trovano riferimenti anche a non meglio precisate componenti hardware e software. Il punto di forza rispetto a quanto offre la concorrenza sarebbe rappresentato da una tecnologia di inside-out tracking, ovvero in grado di interpretare correttamente e in tempo reale la posizione e i movimenti dell’utente, senza l’obbligo di ricorrere a periferiche esterne come controller o joypad. Un device di questo tipo potrebbe dire la propria sia nell’ambito del gaming (sono sempre più i giochi che sfruttano la realtà virtuale) che in quello dell’intrattenimento multimediale.
Da una veloce ricerca online emerge che WorldSense è il nome di una startup formata da due ex dipendenti Google, la cui attività è però focalizzata su ben altri ambiti, legati all’ottimizzazione dei contenuti online mediante link contestuali e altre pratiche vicine all’ambito SEO. Se ne saprà di più questa sera, con il keynote che aprirà la tre giorni dell’evento I/O 2017 rivolto principalmente alla community di sviluppatori, ma che come ogni anno permetterà di dare uno sguardo in anteprima a tutte le novità che nel prossimo periodo interesseranno l’intero ecosistema di prodotti e servizi offerti dal gruppo di Mountain View.