Eccoli i tre nuovi soldatini di casa Huawei: tre MateBook si inoltreranno in territori finora solo parzialmente esplorati e due di questi giungeranno anche in Italia vestiti dell’ambizione del gruppo cinese. Per l’annuncio, Huawei ha chiamato a sé centinaia di giornalisti da tutta Europa, scegliendo Berlino per svelare (direttamente a voce dell’amministratore delegato del gruppo Huawei Business Group, Richard Yu) quello che sembra essere qualcosa di più di una semplice nuova line-up.
MateBook X, MateBook E e MateBook D, rispettivamente un laptop, un 2-in-1 e infine un ulteriore tablet che in quest’ultimo caso non vedrà però momentaneamente la luce sul mercato italiano. Nel nostro paese saranno dunque X ed E le lettere che identificheranno il nuovo perimetro di Huawei. In tutti i casi il sistema operativo è Windows 10: Microsoft, nonostante il nuovo competitor diretto per i neonati Surface Pro, non può che festeggiare il fermento che si ripresenta laddove proprio Windows 10 è pronto a presidiare ogni opportunità di crescita.
Huawei MateBook X
MateBook X è un laptop da 13 pollici che si contraddistingue per alcune caratteristiche sulle quali il gruppo ha focalizzato gran parte del progetto: multimedialità e design, infatti, vanno ad impreziosire quanto realizzato in termini di dotazione e performance con lo scopo di alzare l’asticella del gruppo. Il MateBook X si presenta infatti estremamente sottile e leggero, con un display che riduce ai minimi termini la cornice laterale ed al contempo con una scocca in grado di contenere quanto necessario per offrire un’audio Dolby di qualità superiore. A tutto ciò si aggiunga il lettore di impronte spostato sul pulsante di accensione (per velocizzare le procedure di login), un nuovo sistema di dissipazione del calore ed un caricatore ridisegnato per ridurre peso e ingombro: il risultato è un tablet ben caratterizzato, il grado di ben rappresentare il marchio Huawei in quello che è un vero e proprio esordio nel segmento.
Huawei MateBook E
Con il MateBook E il gruppo torna invece a investire nel crescente mercato degli ibridi, segmento nel quale il gruppo aveva già mosso i primi passi e sul quale può oggi ripartire con una seconda generazione nella quale si migliora il display (con touchscreen fino a 2048 livelli di pressione), si aumentano del 13% le performance, si ottimizza l’autonomia e si ridisegna la Type Cover. L’evoluzione porta il MateBook E a meglio definire la propria natura rispetto alla prima esperienza, dotando inoltre il device di una MatePen nella quale il gruppo prevede anche tutto quanto necessario per un utilizzo in abbinata a PowerPoint durante le presentazioni.
Un nuovo perimetro
Nel giro di pochi mesi Huawei ha presentato i nuovi smartphone P10, i nuovi tablet per l’ambiente domestico, un nuovo 2-in-1 ed infine due laptop. Con quest’ultimo formato, il gruppo va a completare il proprio impegno ampliando i confini del proprio raggio d’azione. I vantaggi possono essere multiformi: energie di scala, forza del brand, capacità di distribuzione, penetrazione sul mercato, sinergie, identità sulla line-up ed altro ancora.
Di fatto, quindi, i nuovi MateBook 2017 raccontano qualcosa di più di una semplice novità di prodotto: raccontano le nuove dimensioni di Huawei, ne ridefiniscono l’ambizione e ne proiettano l’immagine ad un futuro nel quale le opportunità si ampliano. Non lo avrebbero forse pensato in molti quando Huawei era identificato come il marchio cinese che portava inesorabilmente con sé le difficoltà dell’entrata nel mondo occidentale. Oggi l’ostacolo è superato e l’attenzione può andare su altri aspetti: design, performance e unicità attendono l’utenza (anche italiana) per sfidare alla pari brand che da anni colonizzano trasversalmente il settore.