Amazon potrebbe essere pronta a integrare, nei suoi dispositivi come Echo, anche gli assistenti vocali di terze parti. È quanto ha reso noto David Limp, vicepresidente dei device del gruppo, in un intervento per USA Today a poche ore dalla presentazione di HomePod di Apple. Lo speaker di Cupertino non è visto come un competitor diretto di Echo, poiché le funzioni sono abbastanza differenziate, tuttavia il dirigente auspica che in futuro possa essere trovata una convergenza fra tutte le società che, già oggi, dispongono di un assistente vocale domestico.
Già da tempo Amazon punta sui servizi domestici d’assistenza vocale e, proprio con la linea Echo, ha trovato un certo successo sul mercato, soprattutto negli Stati Uniti. Il dispositivo permette di approfittare dell’attivazione vocale per compiere molti compiti quotidiani, dalla ricerca di informazioni sul web alla riproduzione della musica, passando per la gestione dei dispositivi smart della casa. Il principale competitor è Home di Google, mentre da lunedì è giunto un nuovo attore sul mercato: Apple. La società di Cupertino, durante l’evento inaugurale della WWDC 2017, ha infatti presentato il suo speaker HomePod: un device che, pur incorporando funzioni di ricerca vocale, si concentra soprattutto sulla qualità del suono in ambiente domestico, con audio a 360 gradi regolato in funzione delle caratteristiche fisiche della stanza in cui è introdotto.
Così come riportato da USA Today, David Limp si augura un futuro di maggiore collaborazione tra i principali player sul mercato, per rendere i servizi vocali ancora più performanti e affidabili.
Si dovrebbe essere in grado di dire: “Alexa, chiedi a Siri…”. Se Apple o Google vogliono contattarmi, il mio numero è disponibile. […] Spero che questo possa accadere a beneficio dei consumatori.
Difficile immaginare, almeno in relazione alla storia recente di Cupertino, un possibile coinvolgimento di Apple in un simile progetto: la società tende infatti a rendere disponibili le proprie tecnologie di punta unicamente sui device a mela morsicata, senza troppe incursioni su altre piattaforme. Inoltre, sempre in considerazione della recente presentazione di HomePod, non si esclude l’azienda voglia ovviamente spingere il proprio prodotto.
E in merito proprio a HomePod, Limp lascia intendere di non essere particolarmente preoccupato dall’apparizione di un nuovo esemplare sul mercato. Come già accennato, le funzioni sono abbastanza differenziate: mentre Echo si specializza sull’assistenza vocale, Apple ha voluto concentrarsi sulla musica, seppur introducendo il supporto a Siri. Oltre a notare anche una certa diversità sul target, poiché HomePod si rivolge agli utenti premium e agli audiofili, il dirigente ritiene che la scelta di uno speaker sia sempre molto personale, di conseguenza nel settore vi sarebbe spazio per quanti più attori possibili.