Con la presentazione di iOS 11, avvenuta lo scorso lunedì in occasione dell’evento inaugurale della WWDC 2017, Apple ha annunciato il supporto di nuovi formati video e immagine per i dispositivi mobile. Una scelta nata per migliorare la qualità di scatti e filmati, mantenendo il consumo dello storage limitato. La redazione di 9to5Mac ha voluto quindi mettere alla prova le dichiarazioni del gruppo di Cupertino, confermando come effettivamente i nuovi formati garantiscano un risparmio di circa il 50% su disco.
Come già noto, iOS 11 vedrà pieno supporto ai formati HEVC e HEIF, rispettivamente High Efficiency Video Coding e High Efficiency Image File Format. Il primo permette la registrazione di video con codec H.265, quest’ultimo presto di default anche su macOS High Sierra, mentre il secondo è pensato come sostituzione delle classiche, e forse ormai vetuste, JPG. Durante l’evento di presentazione per la WWDC 2017, i dirigenti Apple hanno spiegato come queste soluzioni garantiscano una grande qualità dell’immagine, con effetti però immediati sullo storage, soprattutto per chi fosse in possesso di dispositivi non particolarmente capienti.
La redazione di 9to5Mac ha quindi voluto condurre dei test, avvalendosi della primissima beta di iOS 11 consegnata agli sviluppatori. Le nuove opzioni possono essere gestite direttamente nel menu “Generali” di iOS 11, recandosi nella sezione relativa alla fotocamera e quindi scegliendo l’opzione “Formati”. Così facendo, si potrà passare indipendentemente dalle vecchie soluzioni, ovvero JPG e H.265, a quelle di recente introduzione.
9to5Mac ha rilevato come, attivando i nuovi codec, si possa raggiungere un risparmio anche del 50% sullo storage. La redazione ha scattato alcune fotografie nella notte di New York, scoprendo come JPG richieda circa 2 MB di spazio per ogni singola immagine, mentre HEIC soltanto 1.2 MB. Performance addirittura migliori per i video, con filmati codificati in H.264 da 61.2 MB contro i 33 di H.265, per la stessa durata e le medesime condizioni di ripresa. La compatibilità di questi formati con servizi di terze parti, infine, sarà sempre più estesa in futuro.