La produzione del nuovo iPhone 8 potrebbe essere la causa di una saturazione a livello mondiale di chip DRAM e NAND. È quanto riferiscono alcuni fornitori asiatici, nel sottolineare come Apple abbia conquistata gran parte della disponibilità con ordini davvero massicci. Un problema che potrebbe rallentare altri produttori sul mercato, tanto che Reuters cita direttamente LG.
Saranno ben tre gli smartphone che, nel mese di settembre, Apple sarà pronta a presentare ai propri clienti: i classici iPhone 7S e iPhone 7S Plus, a cui si aggiungerà l’inedito iPhone 8. Un ciclo che avrebbe colto i fornitori abbastanza di sorpresa, considerato come gli ordini di Cupertino, di norma di diversi milioni di unità, abbiano saturato la fornitura globale di chip DRAM e NAND. Secondo quanto riferito da Reuters, diversi competitor starebbero correndo ai ripari, chi piazzando ordini in largo anticipo e chi, invece, assicurandosi la fornitura pagando prezzi più alti rispetto a quelli normali.
Tra questi Reuters cita LG, società che avrebbe deciso di posticipare le proprie scelte d’acquisto in attesa di una normalizzazione del mercato. Alcuni analisti, nel frattempo, sostengono come alcuni player stiano optando per ridurre la capacità massima di DRAM ospitata nei loro dispositivi, per approfittare di una fornitura sufficientemente continua per garantire la produzione.
Non è però tutto, poiché le stesse fonti riferiscono anche rallentamenti sugli stock di fotocamere per smartphone: Sony, uno dei principali fornitori a livello mondiale, avrebbe infatti deciso di concentrare le proprie attenzioni su Apple e altri tre grandi player mondiali, rendendo le consegne prioritarie per questi tre gruppi.
Secondo le stime, Apple potrebbe essere responsabile del 18-20% degli acquisti NAND in tutto il mondo, percentuale pronta a crescere entro la fine dell’anno. Nello stesso periodo di tempo, gli analisti stimano ben 100 milioni di iPhone 8 venduti. Non resta che attendere le prossime settimane, nonché nuove indiscrezioni asiatiche, per comprendere se il mercato riuscirà a normalizzare i ritmi di distribuzione.