I veicoli a guida autonoma, una volta in circolazione sulle strade pubbliche, dovranno garantire la massima sicurezza in ogni situazione. Per questo motivo è necessaria una lunga fase di test, così da poter perfezionare la tecnologia e renderla il più possibile affidabile. Oggi Waymo, divisione di Alphabet (Google) al lavoro sul progetto, annuncia di aver pensato a come gestire l’interazione con i veicoli d’emergenza.
Si parla di ambulanze, mezzi della polizia o dei vigili del fuoco. Insomma, tutti quelli ai quali è necessario “fare strada” così che possano arrivare nel minor tempo possibile sul luogo dell’intervento. Waymo ha istruito la propria self-driving car in modo da identificarli tramite i sensori di bordo equipaggiati: in termini concreti, il sistema è in grado di riconoscerli analizzando i suoni emessi dalle sirene o le luce dei lampeggianti. Il progetto è stato condotto in collaborazione con la Chandler Police and Fire, nello stato dell’Arizona. Come si può vedere dalla fotografia allegata di seguito, funziona anche con le motociclette.
L’immagine qui sotto, invece, rappresenta ciò che “vede” il software di bordo: la vettura a guida autonoma di Waymo si trova ferma a un semaforo e, avendo identificato il sopraggiungere di un’ambulanza, rimane ferma così da agevolarne il passaggio nonostante sia scattato il verde. Ecco quanto riportato in un post firmato dal team di Mountain View.
Questo training è di importanza cruciale per rendere affidabile l’identificazione e la gestione dell’interazione con i veicoli di emergenza, sulle strade dell’Arizona e non solo. Insegnando alle nostre auto questa abilità avanzata compiamo un passo in avanti verso l’obiettivo di portare una vera tecnologia self-driving nel mondo reale.