Non Oreo, ma Android 8.0 Octopus. Sembrerebbe essere questo il nome della O Release del sistema operativo made in Google, stando a quanto suggerisce un easter egg inserito da bigG nell’ultima Developer Preview destinata alla community di sviluppatori e ai beta tester: un’immagine che raffigura un polpo con le sembianze del robottino verde, da sempre simbolo della piattaforma.
Sebbene si tratti senza alcun dubbio di un cibo, per alcuni prelibato, di certo non è un dolce. Verrebbe dunque interrotta la tradizione che affonda le sue radici nell’ormai lontano 2009 con il lancio di Cupcake e proseguita fino allo scorso anno con Nougat, passando per Donut, Éclair, Froyo, Gingerbread, Honeycomb, Ice Cream Sandwich, Jelly Bean, KitKat, Lollipop e Marshmallow. La scelta di un polpo potrebbe essere giustificata dal fatto che l’animale è dotato di otto tentacoli, lo stesso numero associato alla versione della piattaforma. Se ne saprà di più solo con la distribuzione dell’edizione finale, prevista entro la fine dell’estate.
Passando invece alle novità incluse nell’ultima Developer Preview di Android O, non sono molte, ma significative: le più importanti riguardano la gestione delle notifiche all’interno di canali, la visualizzazione di puntini sulle icone delle applicazioni per avvisare gli utenti della presenza di informazioni da consultare, la riproduzione video in modalità picture-in-picture e un menu delle impostazioni semplificato. Gli ingegneri di Google hanno inoltre promesso un miglioramento concreto per quanto riguarda la qualità della musica ascoltata via connessione wireless ad altoparlanti e altri dispositivi Bluetooth.
Qualunque sia il nome definitivo della release, le spetterà il non semplice compito di porre rimedio a quello che ancora oggi costituisce il principale tallone d’Achille del sistema operativo: la frammentazione. Passi in avanti potrebbero essere effettuati con il lancio dell’iniziativa chiamata Project Treble.