Emergono online i primi effetti dell’attacco cracker ai server di HBO, avvenuto negli scorsi giorni da parte di anonimi malintenzionati. Dopo la sottrazione di 1.5 terabyte di dati, così come ipotizzato di recente da Entertainment Weekly, compare online il primo show distribuito illegalmente. A quanto pare, i responsabili dell’accesso indebito avrebbero deciso di pubblicare su Google Drive il quarto episodio della settimana stagione di “Game of Thrones”, ufficialmente in palinsesto per la prossima domenica. Un fatto non da poco, considerato come la serie in questione sia sottoposta a rigidissimi controlli di sicurezza, per evitare di rovinare l’effetto sorpresa al grande pubblico.
Il link della puntata in questione sarebbe apparso all’interno di una discussione su Reddit. La redazione di The Verge ha quindi cercato di raccogliere conferme, analizzandone il file e sottolineandone l’autenticità. L’atteso episodio di “Game of Thrones” è stato condiviso in qualità ridotta, il tutto corredato dalla scritta “For internal viewing only” in sovrimpressione, ovvero “unicamente per visione interna”.
HBO lotta da anni per evitare pubblicazioni indebite dello show culto del momento, tanto da aver adottato rigidissime misure di sicurezza. Una necessità dovuta dai danni causati da precedenti leak non autorizzati: i primi quattro episodi della stagione 5 sono stati infatti condivisi sulle piattaforme P2P con grande anticipo rispetto alla messa in onda, mentre per la stagione 6 un affiliato dell’emittente ha reso disponibile il primo episodio con un giorno d’anticipo rispetto al resto del mondo. Per questo motivo, l’azienda ha deciso di evitare ogni screening promozionale per la season in corso, nonché di conservare ogni episodio su server sicuri, teoricamente non accessibili dall’esterno. Un proposito, questo, evidentemente fallito con la recente sottrazione indebita di materiali.
Anche Netflix, il colosso dello streaming online, è stato di recente coinvolto in un caso simile. La quinta stagione di “Orange Is The New Black” è stata infatti pubblicata in Rete con largo anticipo, a seguito della sottrazione delle puntate da parte dell’autoeletto gruppo hacker TheDarkOverlord. I malintenzionati avevano richiesto alla piattaforma il pagamento di un riscatto, pretesa che Netflix ha deciso di non assecondare.