Microsoft ha ufficialmente presentato Windows 10 Pro for Workstations. Sebbene i primi dettagli su questa versione speciale di Windows 10 trapelarono dalla rete nello scorso mese di giugno, solo adesso il gigante del software ha deciso di svelarne tutte le specifiche. Come previsto, Windows 10 Pro for Workstations è principalmente progettato per PC estremamente potenti e server. Questa nuova declinazione di Windows 10, infatti, è ideale per macchine caratterizzate da un grande numero di processori e da un largo quantitativo di RAM.
La casa di Redmond ha apportato quattro importanti modifiche a Windows 10 Pro for Workstations per supportare l’hardware di fascia alta che caratterizza le macchine che adotteranno questa piattaforma software. Il File System “Resilient File System” (ReFS) sarà abilitato di default. Questa scelta garantirà maggiore garanzia contro la corruzione dei dati ed è pensato, anche, per gestire grandi quantitativi di informazioni. Windows 10 Pro for Workstations includerà anche il supporto per moduli di memoria non volatili (NVDIMM-N) con memoria persistente. Ciò significa che le velocità di lettura e di scrittura saranno le più alte possibili e che i file resteranno ancora presenti anche se la workstation è stata spenta.
Inoltre, grazie a SMB Direct, Microsoft supporterà in Windows 10 Pro for Workstations il Remote Access Memory Access (RDMA) in modo che gli adattatori di rete possano operare a bassa latenza senza un utilizzo elevato della CPU. Ciò dovrebbe aumentare il throughput per i trasferimenti dei file attraverso le reti ad alta velocità.
Infine, Windows 10 Pro for Workstations supporterà nuove tipologie di hardware. Saranno supportati processori server Intel Xeon o AMD Opteron, con fino a quattro CPU fisiche e fino a 6 TB di RAM. Windows 10 Pro è limitato a due CPU fisiche e fino a 2TB di RAM.
Windows 10 Pro for Workstations sarà disponibile entro la fine dell’anno.