All’inizio di aprile ha destato scalpore la facilità con cui è possibile sbloccare il Galaxy S8, utilizzando una foto in alta risoluzione dell’utente. Il Galaxy Note 8, annunciato a fine agosto, offre lo stesso sistema di autenticazione biometrica. Samsung ha migliorato la tecnologia per garantire una maggiore sicurezza?
Purtroppo la risposta alla domanda è negativa. Uno sviluppatore web ha pubblicato un breve video su YouTube per dimostrare che il phablet può essere ingannato con un selfie scattato con uno smartphone (in questo caso un altro Galaxy Note 8). Lo stesso risultato si ottiene con una foto del volto condivisa su Facebook e Instagram. Nonostante i cinque mesi trascorsi dall’annuncio del Galaxy S8, il produttore coreano non ha migliorato il riconoscimento facciale che, in teoria, potrebbe essere utilizzato per effettuare i pagamenti mobile con Samsung Pay.
Samsung avrebbe dovuto utilizzare sensori simili a quelli delle fotocamere 3D compatibili con la funzionalità Windows Hello di Windows 10, in grado di rilevare anche l’informazione sulla profondità e quindi difficilmente aggirabili con una foto bidimensionale. Finché non verrà garantita una maggiore sicurezza è consigliabile sfruttare gli altri due sistemi di autenticazione biometrica offerti dal Galaxy Note 8, ovvero lo scanner dell’iride e il lettore di impronte digitali. Gli utenti più tradizionalisti possono sempre usare i classici PIN, password e pattern.