Con circa due mesi di ritardo rispetto alla roadmap prefissata, il primo smartphone dell’azienda fondata da Andy Rubin è finalmente in vendita negli Stati Uniti. Gli esperti di iFixit hanno quindi acquistato il nuovo Essential Phone per valutare la possibilità di eventuali riparazioni fai-da-te. Purtroppo il giudizio finale è negativo, in quanto il rischio di danneggiare lo schermo è molto alto, anche utilizzando gli strumenti adatti.
Lo smartphone possiede un telaio in titanio con una cover posteriore in ceramica. Solitamente l’accesso ai componenti interni richiede l’applicazione di una certa quantità di calore per sciogliere la colla applicata dal produttore. In questo caso però è stato necessario “invertire la polarità”, ovvero congelare il dispositivo. Ciò ha permesso di aprire lo smartphone, ma il vetro frontale è andato in frantumi. Dopo aver rimosso la schermatura metallica è possibile vedere la batteria da 11,7 Wh, ovviamente incollata al telaio.
iFixit ha quindi notato che la porta USB Type-C è saldata alla scheda madre, quindi il componente non può essere sostituito. Sulla mainboard sono saldati il processore Snapdragon 835, 4 GB di RAM, 128 GB di memoria flash UFS, i moduli WiFi e LTE, l’amplificatore audio, il controller USB 3.0 e altri chip secondari. La doppia fotocamera posteriore può essere rimossa con facilità, mentre quella frontale è incollata al telaio ed è assemblata insieme all’altoparlante. Anche il lettore di impronte digitali è fissato con la colla.
Al termine del teardown, il nuovo Essential Phone ha ottenuto il punteggio di 1/10, uno dei peggiori in assoluto. Lo smartphone è disponibile ad un prezzo di 699,00 dollari. Non è noto se e quando verrà distribuito in altri paesi.