Con qualche giorno di ritardo rispetto al solito, Google ha ufficializzato le nuove statistiche relative alla frammentazione dell’ecosistema Android. Va ricordato che i numeri sono calcolati tenendo in considerazione tutti i dispositivi che hanno effettuato l’accesso alla piattaforma Play Store mediante l’applicazione ufficiale, in un periodo della durata pari a sette giorni concluso lunedì 11 settembre.
Rispetto a quanto visto all’inizio di agosto, la release Nougat ha fatto registrare un incremento fino al 15,8% della quota complessiva. Un +2,3% che però ancora non sembra sufficiente per poter considerare superato il problema: quello legato alla frammentazione, infatti, rimane ancora oggi un tallone d’Achille per il sistema operativo mobile di bigG. Solo una più stretta collaborazione con i produttori e gli operatori potrà portare a un miglioramento della situazione. In ogni caso, una speranza per il futuro è rappresentata dalla tecnologia Project Treble che dovrebbe velocizzare i tempi di rilascio degli update. Anche la scelta di aziende come Lenovo di utilizzare solo le versioni stock di Android e l’espansione del programma Android One in nuovi territori dovrebbero apportare qualche beneficio.
Proseguendo a ritroso si incontra Marshmallow con il suo 32,2%, in calo dello 0,1%. Ancora, Lollipop si attesta al 28,8% (-0,4%), KitKat al 15,1% (-0,9%), Jelly Bean al 6,9% (-0,7%), Ice Cream Sandwich allo 0,6% (-0,1%) e Gingerbread chiude la carrellata anch’esso con lo 0,6% (-0,1%). Nessuna traccia del neonato Android 8.0 Oreo, che ha fatto ufficialmente il suo debutto solo nelle scorse settimane e che presto accompagnerà al debutto nuovi smartphone come quelli della linea Pixel di seconda generazione che Google ha realizzato in collaborazione con HTC e LG. Con tutta probabilità lo si vedrà spuntare nelle statistiche ufficiali già a partire dal mese di ottobre.