Google compra una parte di HTC. La notizia è, adesso, ufficiale. Google ha, infatti, confermato di aver acquistato parte della divisione mobile di HTC per 1,1 miliardi di dollari. L’accordo, da più parti dato negli ultimi giorni come imminente, prevede anche una licenza non esclusiva per le proprietà intellettuali di HTC (brevetti). Tuttavia, HTC continuerà ad andare avanti con la propria attività di smartphone anche dopo aver ceduto una parte della sua divisione mobile a Big G.
L’amministratore delegato di HTC, Cher Wang, ha affermato che questo accordo garantirà di continuare ad innovare sia in ambito mobile che in quello della realtà virtuale con i visori Vive. Infatti, il comunicato stampa di HTC rivela che l’azienda sta già lavorando al suo prossimo smartphone di punta. Questa è la seconda volta che Google effettua un grande acquisto che coinvolge un produttore di smartphone. Sei anni fa, Google aveva annunciato l’acquisizione di Motorola Mobility per 12,5 miliardi di dollari. Un’acquisizione con molte ambizioni che, però, poi non andò molto bene, tanto che nel 2014, Big G decise di vendere l’azienda a Lenovo per un valore molto inferiore a quanto pagato.
L’allora accordo con Motorola fu poi visto come una scorciatoia per Google per ottenere brevetti preziosi in un momento di grande dispute nell’industria del settore tecnologico. Dopo l’esperimento con Motorola, Google ha continuato con il suo programma Nexus collaborando direttamente con i produttori di smartphone.
Google, però, ha preso più seriamente il suo ruolo nello sviluppo di nuovi prodotti hardware lo scorso anno con l’esordio dei suoi Pixel e Pixel XL, Google Home e Google Wifi. HTC ha prodotto entrambi i Pixel di 2016, agendo come una sorta di partner silenzioso di Google.
L’acquisto di un pezzo di team di smartphone di HTC significa che Google sfiderà direttamente i suoi partner Android, tra cui Samsung, LG e Huawei in maniera molto più diretta di quanto fece con Motorola. Un investimento che deve essere visto nell’ottica del lungo periodo, segno che Google crede fortemente in questa operazione.
La mossa potrebbe portare Google più vicino al raggiungimento della sinergia hardware / software che ha funzionato molto bene per Apple e l’iPhone, anche se HTC e gli altri produttori di smartphone Android utilizzano ancora processori realizzati da aziende esterne.
Per Google, dunque, quest’acquisizione, nel lungo periodo, potrebbe rappresentare un investimento interessante per poter espandere la sua presenza diretta non solo nel settore degli smartphone ma anche in quello dei prodotti smart come gli smart speaker.
Per HTC, invece, questa operazione rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno. Nonostante, infatti, le sue indubbie capacità, l’azienda negli ultimi anni non è riuscita a realizzare un prodotto che ottenesse un successo pari a quello ottenuto da Samsung e da Apple con i loro smartphone.
Sorprende, comunque, che anche a seguito di questo accordo, HTC continuerà la sua avventura nel mondo degli smartphone con il lancio di nuovi prodotti.
L’accordo dovrebbe essere approvato e chiuso entro il 2018.