Chi ricorda il Tamagotchi? Tutti coloro nati negli anni ’80 o prima non faticheranno a richiamare alla mente uno dei giochi elettronici più in voga alla fine del millennio scorso, un piccolo dispositivo digitale da portare sempre con sé che chiedeva di accudire una piccola creatura, nutrendola, facendola divertire e curandola nel caso di malattie. Ebbene, sta tornando.
Bandai Namco ha presentato una nuova edizione del device, in occasione del 20esimo anniversario dal lancio della versione originale negli Stati Uniti. In vendita fin da subito al prezzo di 14,99 dollari, è disponibile però in una quantità limitata. Sei le colorazioni acquistabili (arancio, bianco, blu, azzurro, azzurro chiaro e rosso), differenti solo ed esclusivamente per l’aspetto del guscio. La fase di pre-ordine è già stata avviata oltreoceano, con la consegna delle prime unità acquistate fissata per il 5 novembre. Sono presenti un piccolo display LCD monocromatico e tre pulsanti per l’interazione.
Un prodotto chiaramente indirizzato a coloro che hanno amato il Tamagotchi al suo debutto vent’anni fa, come testimonia anche la scelta di proporre un packaging che strizza l’occhio a quello originale. Un’ennesima operazione nostalgia, insomma, perfettamente in linea con quelle che abbiamo visto di recente mettere in campo da parte di Nintendo (con NES Mini e SNES Mini). Difficilmente i teenager di oggi, abituati al mobile gaming su smartphone e tablet, sceglieranno di trascorrere del tempo prendendosi cura di pochi pixel su un dispositivo del tutto simile a un portachiavi.
Una curiosità: il virtual pet da crescere e curare è stato spesso erroneamente identificato come un pulcino oppure come un non meglio definito animaletto. In realtà si tratta di una specie aliena, chiamata appunto Tamagotchi (come spiegato nel manga ufficiale), giunta sulla Terra con la caduta delle uova sul nostro pianeta.