Qualcomm pare voglia tentare di bloccare la produzione e la distribuzione di iPhone in Cina. È quanto rende noto Bloomberg, in merito a una richiesta che il chipmaker avrebbe sottoposto alle autorità locali, adducendo la violazione di alcuni brevetti da parte di Cupertino. Un fatto che preoccupa gli esperti poiché, qualora la richiesta venisse accordata, Apple potrebbe ritrovarsi limitata nella distribuzione dei nuovi modelli attesi per il periodo natalizio.
La richiesta risale, secondo i documenti acquisiti da Bloomberg, allo scorso 29 settembre. Rivolgendosi all’autorità cinese per la protezione della proprietà intellettuale, Qualcomm ha sottolineato la violazione di alcuni brevetti da parte di Apple, affermando che il gruppo di Cupertino non starebbe corrispondendo le dovute royalties. Così riporta un portavoce.
Apple impiega delle tecnologie inventate da Qualcomm senza pagarle.
La richiesta di blocco riguarderebbe tre brevetti non essenziali, relativi alla gestione energetica dei dispositivi nonché al funzionamento di Force Touch, il sistema di rilevazione della pressione negli schermi degli iDevice di ultima generazione, nonché nelle trackpad di MacBook. La contrapposizione fra le due società dura ormai da diverso tempo: a inizio del 2017, Apple ha allertato la Federal Trade Commission su supposte pratiche anticoncorrenziali messe in atto dal partner, sulla base di tassi royalties considerati non equi. Ne è nata quindi una richiesta per 1 miliardo di dollari, a cui la stessa Qualcomm si è opposta sottolineando come le tecnologie che Cupertino impiega sono “al cuore di ogni iPhone”, quindi le tariffe sarebbero più che lecite.
Qualcomm è uno dei principali fornitori mondiali di soluzioni chip per dispositivi portatili, dai processori ai modem LTE, passando per molte altre tecnologie. La collaborazione con Apple dura da parecchi anni e, al momento, non è dato sapere quali siano le possibili conseguenze di questa opposizione. Non resta che attendere, di conseguenza, il pronunciamento da parte delle autorità cinesi.