Fin dall’annuncio delle scorse settimane si è parlato di Pixel 2 e Pixel 2 XL come di due smartphone destinati alla fascia alta del mercato, mossi da un comparto hardware top di gamma. In particolare, le performance fotografiche dei nuovi dispositivi Google sono state premiate dal benchmark DxOMark, con un punteggio più elevato rispetto a quello della diretta concorrenza.
Oggi il gruppo di Mountain View, un po’ a sorpresa, parla di come le cose sono destinate a migliorare ulteriormente in futuro: all’interno dei dispositivi è infatti presente il primo SoC interamente progettato da bigG, una Image Processing Unit (IPU) chiamata Pixel Visual Core e dedicata esclusivamente all’elaborazione delle immagini acquisite attraverso la fotocamera, in particolare sfruttando le potenzialità della tecnologia HDR+. Una caratteristica che, in futuro, verrà messa a disposizione anche delle app di terze parti, consentendo così all’intera community di sviluppatori di sfruttarne appieno le funzionalità.
La IPU non va dunque a interferire con il processore Snapdragon 835 di Qualcomm, ma entra in azione solamente per quanto riguarda il comparto fotografico. I risultati sono quelli mostrati in alcune immagini di esempio fornite dalla stessa Google, catturate con Pixel 2 e Pixel 2 XL. Eccole allegate di seguito.
Secondo Google, Pixel Visual Core è in grado di catturare scatti HDR+ cinque volte più velocemente (tre trilioni di calcoli al secondo) e riducendo di dieci volte il consumo energetico rispetto a quanto avviene eseguendo la stessa operazione su un processore tradizionale, grazie a un design personalizzato ad hoc dei singoli core. L’accesso al chip sarà consentito agli sviluppatori a partire dalle prossime settimane, con il rilascio della Developer Preview del sistema operativo Android 8.1 Oreo.