La stampa specializzata sta pubblicando le prime recensioni di Pixel 2 e Pixel 2 XL, i due nuovi smartphone top di gamma a marchio Google, che mirano a definire un nuovo punto di riferimento all’interno dell’ecosistema Android. Ne emerge un particolare di cui non si è parlato in sede di annuncio: il mancato supporto alla ricarica wireless della batteria.
Una lacuna presumibilmente legata alla scelta dei materiali impiegati per la realizzazione del telaio e della scocca, destinata a far storcere il naso a coloro fino ad oggi abituati ad effettuare la ricarica semplicemente appoggiando il telefono su una base, senza bisogno di dover ricorrere all’utilizzo di alcun cavo. Anche il concorrente iPhone 8 lo fa, grazie al supporto introdotto a questo giro da Apple per lo standard Qi. Una decisione, quella di Google, in netta controtendenza, soprattutto se confrontata con quanto visto quest’anno sugli altri device di fascia alta e considerando che le basi per la ricarica in modalità wireless sono destinate a diventare sempre più diffuse anche in ambito domestico (IKEA già le vende da un paio d’anni), oltre che nei luoghi pubblici e nelle attività commerciali o di ristorazione (Starbucks punta su questo aspetto).
I detrattori di Pixel 2 e Pixel 2 XL hanno dunque un’altra freccia da scoccare, che va ad aggiungersi a quella relativa all’abbandono del jack audio da 3,5 mm per la connessione di cuffie e auricolari (lo scorso anno, bigG prese di mira Apple per aver fatto lo stesso su iPhone). Il più grande dei due modelli arriverà in Italia il 26 ottobre, quando verranno ufficialmente aperte le vendite nello Stivale. Negli stessi giorni anche l’Assistente Google potrebbe iniziare a parlare la nostra lingua. Pixel 2 XL non sarà di certo uno smartphone economico: l’esborso economico è fissato in 989,00 euro, con spedizione gratuita.