Intoppo non da poco, quello per Apple Watch Series 3 in Cina. Secondo quanto reso noto dal Wall Street Journal, le autorità locali avrebbero deciso di bloccare l’accesso alle reti cellulari per la versione LTE degli smartwatch, sulla base di non meglio specificati problemi di sicurezza. A preoccupare il governo centrale sarebbe la sim elettronica inglobata nei dispositivi, nonché le modalità di associazione del numero telefonico volute da Apple.
Così come riportato dalla testata statunitense, tutti gli operatori mobile cinesi sono gestiti a livello centrale. Le norme in vigore prevedono che i carrier raccolgano informazioni dettagliate su ogni acquirente di scheda SIM, ben oltre alla registrazione dei dati anagrafici e ai documenti d’identificazione, affinché a ogni tessera possa essere associato il proprietario in modo inequivocabile. Il funzionamento di Apple Watch Series 3, nella sua definizione LTE, renderebbe tale necessità molto complicata da assolvere, tanto da spingere le autorità a un blocco momentaneo degli accessi e delle attivazioni.
Così come già noto, Apple Watch Series 3 non si avvale di una classica scheda SIM, bensì di una SIM elettronica, inglobata all’interno del dispositivo. Questa scelta permette innanzitutto di passare da un operatore all’altro senza troppi intoppi, anche da remoto, sottoscrivendo online il piano più gradito. Inoltre, l’uso di questa eSIM permette di associare lo stesso numero telefonico già impiegato con iPhone, affinché telefonate e messaggi possano essere gestite indipendentemente dallo smartwatch oppure dallo smartphone.
Al momento, l’unica conferma dell’effettiva sospensione dei servizi LTE tramite Apple Watch giunge da China Unicom, uno degli operatori più gettonati. Il carrier ha fatto sapere di aver attivato questo tipo di connettività di recente solo “a scopo di sperimentazione”, per poi averlo bocciato a seguito delle richieste da parte del governo centrale. Non è dato sapere se il servizio verrà ripristinato in futuro, ma è probabile che Apple si attivi direttamente con le autorità, per dimostrare come il sistema sia sicuro e non rappresenti una minaccia. In passato, il governo cinese è intervenuto più volte sulle attività di Cupertino nel Paese, ad esempio bloccando le applicazioni VPN su App Store o rendendo inaccessibile la lettura del contenitore News all’interno dei confini della nazione.