Si prospetta una giornata particolarmente prolifica, quella odierna per Netflix. Non solo per il lancio della seconda stagione di “Stranger Things”, lo show di culto ambientato negli anni ’80, ma anche per interessati dati sul bacino degli spettatori. Il pubblico effettivo della piattaforma, infatti, potrebbe essere ben più ampio degli oltre 100 milioni di abbonati a livello mondiale.
Così come rivelato dai recenti risultati fiscali del gruppo, Netflix ha ormai superato abbondantemente la soglia dei 100 milioni di utenti paganti in tutto il mondo. E la crescita è sempre più rilevante nei mercati esterni agli Stati Uniti, soprattutto in quelli emergenti, dove la piattaforma di streaming rappresenta una vera e propria novità.
Eppure, quei 104 milioni di sottoscrittori potrebbero non rappresentare appieno il numero effettivo degli spettatori globali di Netflix. Questo perché gli utenti sembrano preferire le modalità d’abbonamento che includono la visione contemporanea, di conseguenza a ogni account potrebbero corrispondere due o quattro utenti diversi. Così come ha reso noto Todd Yell, vicepresidente della Product Innovation di Netflix, l’audience totale potrebbe sfiorare quota 300 milioni di individui.
L’occasione per questa importante rivelazione è proprio il lancio della seconda stagione di “Stranger Things”, una delle serie più amate del gruppo. A margine della presentazione, Yellin ha spiegato come il 65% dei utenti sfrutti il servizio attraverso il televisore, mentre il 20% su dispositivi mobile e il 15% su smartphone. Per “Stranger Things”, in particolare, la fruizione è molto elevata sull’apparecchio televisivo, data la natura “cinematografica” della produzione.
Come già noto, in questo mese di ottobre Netflix ha optato per un piccolo rincaro dei prezzi, così da finanziare sempre più contenuti originali. L’abbonamento per due schermi e in qualità HD passa da 9.99 euro a 10.99, mentre quello 4K da quattro dispositivi contemporanei tocca quota 13.99 euro. Non vi sono limitazioni al numero di device associabili al servizio, purché si rispettino i limiti di riproduzione simultanea.