Prosegue lo sviluppo del 5G in Italia con TIM, Fastweb e Huawei che hanno presentato il progetto di sperimentazione del nuovo standard per le città di Bari e di Matera. Le tre società sperimenteranno il 5G in queste due città per i prossimi 4 anni, come previsto dal bando di gara del Mise vinto di recente. L’investimento complessivo sarà pari a circa 60 milioni di euro in 4 anni.
Nel corso dei test saranno coinvolti molti partner d’eccellenza tra cui 7 centri universitari e di ricerca, 34 grandi imprese e 11 pubbliche amministrazioni. La sperimentazione vera e propria inizierà solamente a giugno del 2018 con un netto anticipo sui tempi rispetto agli obiettivi minimi imposti dalla Commissione Europea. Entro la fine del 2018, il 75% del territorio di Bari e di Matera saranno coperti da una rete 5G. La completa copertura sarà ultimata entro il 2019. La rete 5G permetterà di offrire velocità 10 volte superiori a quelle concesse da una normale rete 4G. Inoltre, durante i test saranno effettuate diverse sperimentazioni per provare sul campo tutti i vantaggi di questa tecnologia.
In particolare, a Bari sarà testato uno dei primi porti 4.0 in Italia. Grazie al 5G sarà possibile migliorarne la sicurezza, il controllo degli accessi e la logistica per le operazioni di carico e scarico.
A Matera, invece, capitale europea della cultura 2019, saranno invece esplorate le frontiere legate alla ricostruzione 3D di siti archeologici e musei, con visite virtuali ai Sassi, al Parco della Murgia Materana e alle numerose chiese presenti sul territorio.
Per quanto riguarda l’infrastruttura di rete, TIM, Fastweb e Huawei installeranno diverse decine di piccole antenne a bassa potenza e con limitato impatto ambientale, collegate alla rete in fibra ottica. Il 5G, infatti, richiede una copertura estremamente capillare del segnale.
La sperimentazione di TIM, Fastweb e Huawei permetterà di realizzare a Bari e Matera un vero e proprio laboratorio della tecnologia mobile di ultima generazione. Lo sviluppo del 5G comporterà, infatti, una radicale trasformazione digitale dei territori coinvolti che, al termine della sperimentazione, potranno continuare a beneficiare degli asset tecnologici e delle competenze sviluppate durante il trial, secondo le specifiche del bando (sanità, l’industria 4.0, il turismo, la cultura, l’automotive e la sicurezza stradale).