Qualcomm ha rifiutato la maxi offerta di 130 miliardi di dollari di Broadcom. In realtà, il rifiuto era nell’aria ma la conferma è arrivata nella serata di ieri quando il consiglio di amministrazione del produttore di processori per smartphone ha votato all’unanimità di rimandare al mittente la proposta di acquisizione. Secondo Qualcomm, l’offerta da parte di Broadcom, per quanto generosa, non rispecchia il vero valore della società, soprattutto in ottica futura.
Inoltre, per il produttore di processori per smartphone, l’eventuale acquisizione avrebbe dovuto scontrarsi con un’incertezza normativa che avrebbe potuto minare il buon esito dell’operazione. Trattasi di un chiaro riferimento ai regolatori che averebbero potuto “storcere il naso” su di un’operazione industriale così importante, mettendo dei precisi paletti. Qualcomm, inoltre, nonostante l’ultimo periodo non propriamente felice, soprattutto a causa delle controversie sui brevetti con Apple, si vede bene posizionata per il futuro. In ottica Internet of Things e 5G, il produttore di processori crede che sarà uno dei principali protagonisti.
Dunque, il suo valore, in futuro, non potrà che crescere. Il fatto che Qualcomm evidenzi che Broadcom abbia pesantemente sottovalutato il suo valore, lascia, comunque, un minuscolo spiraglio ad una possibile futura ulteriore trattativa, a patto che l’offerta d’acquisto presenti un valore ben superiore.
Ovviamente, bisognerà capire se Broadcom si possa spingere ancora oltre nella sua offerta e quale sia il reale valore di Qualcomm per il suo consiglio di amministrazione.
Per il momento, comunque, la fusione tra le due aziende non si farà. In ogni caso, nei prossimi mesi si potrà capire se l’operazione ha ancora un futuro, visto che Broadcom ha tentato in ogni modo di convincere Qualcomm ad accettare l’offerta.