Un esercizio di stile, una dimostrazione delle abilità acrobatiche fine a se stessa, ma utile per comprendere come l’evoluzione del robot a livello ingegneristico proceda a passo spedito. L’unità Atlas nata e cresciuta all’interno dei laboratori Boston Dynamics è ora in grado di eseguire un backflip completo e atterrare sulle sue gambe, mantenendo l’equilibro.
Nel filmato in streaming di seguito è possibile osservare il test, con tanto di slow motion, che vede il robot prima avanzare superando alcuni ostacoli di altezza variabile, poi chiudere l’esibizione con uno spettacolare salto all’indietro di 360 gradi. In coda al video anche un tentativo andato non esattamente secondo i piani, a testimonianza di come forse ci sia ancora un po’ da lavorare a livello di ottimizzazione. In che modo Atlas riesce a compiere un’acrobazia difficoltosa anche per un essere umano? Grazie a un complesso sistema di sensori e attuatori che interpretano la situazione in tempo reale e spostando il baricentro di conseguenza, così da mantenere l’unità sempre in piedi.
Un giorno non troppo lontano robot di questo tipo potranno essere impiegati in ambito industriale, ad esempio per la movimentazione delle merci o per svolgere altri lavori di fatica. Ancora, torneranno utili in occasione di interventi nelle situazioni di emergenza, dove l’azione del personale umano ne metterebbe in serio pericolo l’incolumità, ad esempio in seguito al verificarsi di un disastro naturale.
Proprio nei giorni scorsi Boston Dynamics ha annunciato il prossimo arrivo del nuovo SpotMini, una versione rivista e decisamente meno inquietante del suo cane robot. Tra le ragioni che hanno spinto Google e la parent company Alphabet a cedere il team alla nipponica SoftBank c’è proprio l’aspetto delle unità progettate. Effettivamente, alcuni dei modelli sembrano usciti da pellicole o romanzi sci-fi dall’ambientazione distopica o post-apocalittica.