Arrivano dal W3C le linee guida per il Web che verrà. Tra le novità introdotte con la seconda revisione dello standard HTML 5 vi è il supporto a tecnologie ormai irrinunciabili per l’ecosistema online, come quella legata alla gestione dei pagamenti. Le specifiche ufficiali di HTML 5.2 tengono conto delle esigenze manifestate da chi crea e vive la grande Rete, dai webmaster agli utenti.
Partiamo proprio dalla Payment Request API, introdotta con l’obiettivo di creare un’interfaccia per le transazioni di denaro (proprio nell’era del Bitcoin), eliminando così l’esigenza di affidarsi a soluzioni di terze parti non sempre ottimizzate o pienamente affidabili. La Content Security Policy risponde invece all’esigenza di protezione dei dai personali durante la navigazione, avvertita sempre più a livello globale grazie anche alle discussioni innescate sul tema della cybersecurity. Altra novità degna di nota è quella attraverso al quale il World Wide Web Consortium spinge per rendere obsoleti i plugin, spesso in passato fonte di vulnerabilità e incompatibilità.
Ogni operazione, compresa la riproduzione dei contenuti multimediali e la fruizione delle esperienze in realtà virtuale, dovrà poter essere gestita in modo nativo dai browser (in altre parole, i tempi delle falle in Flash saranno presto un lontano e poco piacevole ricordo). Ovviamente, servirà del tempo perché le software house possano recepire il messaggio e adoperarsi di conseguenza in fase di update.
Con HTML 5.2, inoltre, il W3C aggiunge proprietà che interessano esclusivamente gli addetti ai lavori, come maggiori possibilità nella definizione di alcuni elementi con l’obiettivo di favorire sempre più l’adozione di layout basati sul concetto di responsive design, in grado di adattarsi in modo del tutto automatico e ottimizzato alla moltitudine di display in circolazione. Intanto già si guarda al futuro: il consorzio ha pubblicato la prima bozza pubblica della revisione 5.3, che stando all’attuale piano d’azione dovrebbe vedere la luce il prossimo anno.