AGCOM ha deciso di multare TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre per non aver rispettato la delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso mobile. In altri termini, AGCOM ha deciso di multare i suddetti operatori per aver continuato a fatturare le loro offerte ogni 28 giorni piuttosto che su base mensile come, invece, stabilito attraverso una precisa delibera.
L’Autorità ha deciso di multare ogni operatore per un importo di ben 1,16 milioni di euro che è il massimo previsto dalla legge per questi casi. La multa non stupisce perchè era nell’aria da tempo. AGCOM, infatti, stava valutando da tempo la posizione di questi operatori che avevano deciso di continuare a fatturare i canoni degli abbonamenti ogni 28 giorni piuttosto che su base mensile. Un sistema di fatturazione che, però, è destinato a scomparire visto che è stato abolito per legge. Ma per fare in modo che gli operatori recepiscano correttamente questa modifica, contestualmente alla multa, AGCOM ha anche emanato apposite linee guida che spiegano agli operatori come interpretare correttamente l’obbligo della fatturazione mensile.
L’intento di queste linee guida è quello di evitare che gli operatori possano trovare una qualche scappatoia per aggirare le nuove disposizioni di legge in materia di fatturazione per aumentare la frequenza dei canoni. Sembra, infatti, che gli operatori volessero adottare una fatturazione ogni 30 giorni e non seguire il mese solare come da nuove disposizioni di legge.
Le linee guide dell’AGCOM illustrano, quindi, che l’obbligo di fatturazione dovrà seguire il mese solare e che non saranno ammessi canoni ogni 30 giorni che avrebbero permesso di continuare a far pagare più soldi ai clienti finali come avviene oggi con i rinnovi ogni 28 giorni.