La software house norvegese è stata la prima ad integrare un ad-blocker nel suo browser (gli utenti Chrome dovranno attendere fino a febbraio). La funzionalità consentirà di bloccare anche le pagine che nascondono i miner per le criptovalute. Ciò avverrà con l’arrivo di Opera 50, di cui è stata distribuita la versione Beta RC.
Il fenomeno del cryptojacking è in costante crescita, in quanto permette ai gestori dei siti web di ottenere profitti dalla generazione delle monete digitali. Teoricamente gli utenti dovrebbero essere informati dell’esistenza di un miner nelle pagine, ma spesso si accorgono della loro presenza solo quando l’uso della CPU raggiunge percentuali elevate. Il “servizio” più popolare è quello offerto da Coinhive: un semplice codice JavaScript viene eseguito automaticamente per generare Monero. La tecnica è nota come mining browser-based.
La software house norvegese parla di funzionalità anti-Bitcoin. In realtà questa criptovaluta richiede una potenza di calcolo decisamente superiore a quella offerta da un computer (infatti si usano sistemi ASIC dedicati). Il meccanismo ad-blocker integrato in Opera 50 bloccherà quindi il mining web-browser sfruttato da altre monete, tra cui Monero. Nelle impostazioni è stata aggiunta l’opzione NoCoin (Cryptocurrency Mining Protection) che impedisce appunto l’esecuzione del codice JavaScript.
Si tratta di una funzionalità già disponibile in estensioni come NoScript o Adblock Plus, ma la soluzione di Opera evita l’installazione di add-on separate. Gli utenti noteranno subito un uso inferiore della CPU e un maggiore autonomia della batteria sui notebook.