Dopo il teardown di OWC, il nuovo Apple iMac Pro è stato smontato anche da iFixit, che oltre a rilevare la difficile riparabilità del dispositivo ha notato un dettaglio che finora non era emerso: la presenza sulla scheda madre di un chip di origine sconosciuta, che si trova a fianco dell’Apple T2.
In particolare, il chip di origine sconosciuta scoperto da iFixit è identificato con la sigla Apple 338S00268. Mentre all’inizio si pensava che si trattasse del coprocessore A10 Fusion – visto per la prima volta nell’iPhone 7 e usato per Hey Siri– in realtà le dimensioni non sono compatibili: i lati hanno infatti una lunghezza di 7,4mm, mentre quelli dell’A10 Fusion di 11,1 millimetri. Non si tratta nemmeno del nuovo A11 Bionic (9,4mm di lunghezza) e, secondo iFixit, tale misterioso chip potrebbe essere legato alla gestione dell’energia. Non v’è però nulla di certo e la casa di Cupertino non ha fornito più dettagli a riguardo.
Il teardown di iFixit sul nuovo iMac Pro rivela altri importanti dettagli circa le componenti interne del dispositivo all-in-one professionale di Apple. In particolare, vi è un potente dispositivo di raffreddamento a doppia ventola che ha l’obiettivo di mantenere fredde CPU e GPU ma che rende iMac Pro “straordinariamente silenzioso” anche quando si eseguono operazioni che richiedono grandi calcoli. Questo perché la mancanza di un disco rigido dalle dimensioni standard ha liberato una buona quantità di spazio all’interno dello chassis, rendendo dunque possibile l’inserimento di un sistema di riscaldamento del genere. Assente però una porta esterna per la RAM, che ha permesso ai possessori dell’iMac 5K di aggiornare facilmente il dispositivo su tal fronte.
Come notato in precedenza, iMac Pro usa moduli RAM standard a 288 pin che tecnicamente possono essere sostituiti dall’utente ma, in realtà, hanno un accesso più difficoltoso. Ecco perché chi vorrà potrà aggiornare la RAM, ma dovrà comunque rivolgersi a un centro autorizzato Apple.
iFixit conferma che iMac Pro – nella versione base, appena smontata – utilizza due unità SSD da 512 MB con una configurazione RAID per un totale di 1 terabyte di memoria flash. La GPU è saldata alla scheda logica, dunque non aggiornabile (come anticipato dal teardown di OWC), mentre la CPU non è saldata pertanto tecnicamente potrebbe essere sostituita. Il pannello del display è lo stesso dell’iMac 5K, ovvero LG modello LM270QQ1.
Le considerazioni finali di iFixit confermano un iMac Pro davvero difficile da riparare, infatti il punteggio di riparabilità assegnato è di soli 3 punti su 10. Ma la CPU e la RAM sono modulari, il che significa che è possibile provvedere a riparazioni e aggiornamenti, qualora se ne avvertisse la necessità.