Google starebbe cercando di vendere Zagat, la guida ai ristoranti divenuta così famosa per le sue recensioni realizzate dagli utenti da aver indotto l’azienda californiana ad acquisirla nel 2011. Da allora, i piani sono però cambiati e Google starebbe dunque esplorando tale opportunità, tenendo alcuni colloqui con diverse aziende. Lo rivela Reuters che dichiara di aver ottenuto l’informazione da fonti vicine a Mountain View.
La vendita di Zagat segnerebbe un’inversione di rotta per i piani un tempo ambiziosi di Google, guidati allora dall’ex dirigente Marissa Mayer, poi divenuta amministratore delegato di Yahoo Inc. Con il passare degli anni, Zagat sarebbe però divenuto meno importante per l’azienda, dato che Google si è concentrata sul proprio social network Google+ in particolare includendo in Google Maps le recensioni degli utenti.
Google avrebbe dunque avuto alcuni incontri incentrati sulla possibile vendita di Zagat, ma al momento non vi sarebbe nulla di concreto. Non si ha a disposizione un elenco dei potenziali acquirenti del servizio e non è nemmeno noto quale sia il prezzo richiesto. Non v’è certezza che Google venderà davvero Zagat, ma dato che Google Maps sta ospitando migliaia e migliaia di recensioni dei ristoranti, l’esperienza utente non dovrebbe subire troppo l’eventuale rimozione dei contenuti del servizio acquisito.
Fondato nel 1979 da Tim e Nina Zagat, l’omonimo servizio divenne noto per le sue guide tascabili ai ristoranti sparsi nelle città di tutto il mondo. Molti locali della ristorazione dispongono ancora oggi di adesivi Zagat sulle loro porte e finestre ma, indipendentemente dal fatto che venga venduto o meno, la posizione di Zagat in Google e la sua importanza è ben lontana dalla visione originariamente professata da Marissa Mayer nel 2011, quando dichiarò:
Oggi sono entusiasta che Google abbia acquisito Zagat. Più in là, Zagat sarà la pietra angolare della nostra offerta locale, deliziando le persone con la sua impressionante gamma di recensioni, valutazioni e approfondimenti, consentendo alle persone di trovare ovunque esperienze straordinarie (e ordinarie) dietro l’angolo e in tutto il mondo.
Contattato a riguardo, un portavoce di Google si è rifiutato di commentare.