Il progetto Karma messo in campo da GoPro nel tentativo di dire la propria nel settore dei droni non è andato come auspicato: prima il ritiro dal mercato per un grave problema di alimentazione (l’unità poteva spegnersi e precipitare improvvisamente, senza alcun preavviso), poi il ritorno in vendita, quando però la fiducia degli acquirenti era ormai irrimediabilmente compromessa. L’iniziativa sembra ormai arenata, tanto che il gruppo ha deciso di tagliere nuovamente la propria forza lavoro, replicando una misura già attuata lo scorso anno.
Stando a quanto riportato sulle pagine del sito TechCrunch, GoPro avrebbe già comunicato a 200-300 dipendenti la fine del rapporto di collaborazione. L’annuncio ufficiale verrà diramato a breve. I diretti interessati riceveranno lo stipendio per le prossime sei settimane, dopodiché dovranno cercare una nuova occupazione. Gran parte di loro è attualmente impiegata proprio nel team al lavoro sul drone [amazon asin=B06XK82J4S]. Prosegue dunque il momento nero dell’azienda, il cui business è stato messo a dura prova negli ultimi anni da una forte competizione all’interno del segmento delle action camera, complice anche l’avvento di smartphone sempre più versatili e funzionali dal punto di vista delle registrazioni video in mobilità.
Ciò nonostante, nell’ultima parte dello scorso anno i risultati finanziari sono tornati a mostrare un timido segnale di ripresa e le più recenti HERO6 [amazon asin=B074X5WPC5] hanno ottenuto recensioni positive dagli addetti ai lavori e dalla stampa specializzata. Il percorso di ristrutturazione societaria non è però concluso, come dimostra la scelta di operare un nuovo round di licenziamenti. L’augurio è quello di poter assistere in futuro a un ritorno in grande stile di GoPro, un brand capace di creare e guidare di fatto per lungo tempo un’intera categoria di prodotti, cambiando per sempre le modalità di acquisizione video in ambito sportivo.