È una partnership importante quella siglata tra Google e Tencent, colosso cinese con sede nella città di Shenzhen che tra le proprie attività conta anche la gestione della nota applicazione mobile WeChat. Le due realtà hanno trovato un accordo finalizzato alla condivisione di brevetti relativi a diversi prodotti al momento non specificati.
Nessuna conferma nemmeno sull’entità di un’eventuale transazione economica fra le parti. L’obiettivo comune è quello di evitare l’insorgere di futuri contenzioni legati all’impiego non autorizzato di tecnologie proprietarie. Più risorse destinate a ricerca, sviluppo e innovazione, meno a cause legali. Un’intesa che richiama alla mente quella già trovata da bigG con realtà del calibro di Samsung Electronics, LG Electronics e Cisco Systems. Per la prima volta, però, la stretta di mano avviene con una grande azienda cinese. Questa la breve dichiarazione affidata alle pagine di Reuters da Mike Lee, numero uno del team di Google che si occupa della gestione delle proprietà intellettuali.
Lavorando insieme su accordi di questo tipo le realtà tech possono concentrarsi sulla realizzazione di prodotti e servizi migliori per i loro utenti.
Gli screzi degli anni scorsi hanno comportato un lungo allontanamento di Google dal paese, ma le cose sembrano essere in procinto di cambiare: tra le iniziative messe in campo l’apertura di un centro di ricerca sull’intelligenza artificiale a Pechino, la volontà di allestire nuovi uffici per il personale a Shenzhen (dove Tencent ha il suo quartier generale) e la possibile costituzione di un team al lavoro sui prodotti hardware a Shanghai. Ancora, il gruppo di Mountain View ha annunciato nelle scorse settimane un investimento nel progetto Chushou, piattaforma simile a YouTube e dedicata principalmente al gaming attiva nel paese asiatico. Insomma, da Mountain View si guarda con sempre maggiore interesse alle enormi opportunità offerte dal mercato cinese.