Tutti, da Elon Musk a Donald Trump, vogliono inviare un missione umana su Marte in un futuro non troppo lontano, ma ci sono ancora troppi problemi che devono essere risolti prima di poter raggiungere questo ambizioso obiettivo. Uno di questi problemi è l’energia che servirà ad alimentare le prime colonie marziane. Rimanere a lungo su di un pianeta lontano, richiede l’utilizzo di un sacco di energia che deve essere in qualche modo prodotta in loco. I ricercatori della NASA e il Dipartimento dell’energia hanno annunciato di aver sperimentato con successo un sistema in grado di risolvere questo problema.
La soluzione si chiama “Kilopower” e si tratta di un piccolo reattore nucleare che può fungere da fonte affidabile di produzione di energia. “Kilopower” sarà disponibile in diverse varianti in grado di fornire energia compresa tra 1 kilowatt e 10 kilowatt in modo tale da poter alimentare diverse tipologie di dispositivi. I ricercatori hanno detto che 4 o 5 “Kilopower” da 10 kilowatt dovrebbero bastare per alimentare un habitat marziano. Questo mini reattore è anche molto flessibile potendo essere collocato facilmente ovunque grazie alle sue ridotte dimensioni ed alla sua elevata robustezza.
I primi test sono stati tutti positivi ed i ricercatori puntano, adesso, ad effettuare ulteriori prove nel mese di marzo spremendo tutta la potenza erogabile da questi mini reattori nucleari.
Trattasi di un progetto di sicuro interesse in vista delle future missioni sul pianeta rosso. La produzione di energia è un problema sicuramente non di poco conto. Le navicelle che saranno utilizzate non avranno molto spazio di carico e quindi portare carburante da utilizzare per produrre energia risulterebbe molto difficile se non impossibile. La novità annunciata dalla NASA apre, dunque, nuove prospettive per le future missioni su Marte fermo restando che i progetti, al momento, sono ancora sulla carta.