Si rafforza la partnership che da ormai quasi due anni lega Waymo (la divisione di Alphabet-Google al lavoro sulla guida autonoma) e Fiat Chrysler Automobiles: l’automaker fornirà migliaia di Pacifica al gruppo californiano, così da poter allestire e proporre un servizio destinato al trasporto pubblico senza conducente. In altre parole, self-driving car per il ride sharing.
Una modalità di viaggio già sperimentata con successo a Phoenix, pronta ora a un debutto su più larga scala. Non è stato confermato il numero esatto di vetture interessate dalla stretta di mano, né l’entità dell’investimento economico messo sul piatto: considerando però che il prezzo di listino è fissato in 40.000 dollari, si parla di diverse decine di milioni. Andranno ad aggiungersi alle prime 100 unità messe a disposizione di Waymo nel 2016 e alle altre 500 che si sono unite alla flotta lo scorso anno. Si tratta della versione ibrida plug-in di Pacifica. Queste le parole di Sergio Marchionne, numero uno dell’automaker.
Al fine di progredire rapidamente e in modo efficiente nell’ambito della guida autonoma è essenziale stringere partnership con leader tecnologici che condividono lo stesso obiettivo. La nostra collaborazione con Waymo continua a crescere e rafforzarsi. Questo è solo l’ultimo segnale del nostro impegno per questa tecnologia.
Va ricordato che l’accordo non è esclusivo: Waymo può fare lo stesso con altri automaker (durante i test ha impiegato diversi SUV Lexus RX) e FCA si è unita al gruppo in cui si trovano anche BMW, Intel e Mobileye la cui finalità è proprio quella di premere sul pedale dell’acceleratore e accorciare i tempi per portare in strada le vetture a guida autonoma. Questo il commento di John Krafcik, CEO della divisione di Alphabet.
Con la prima flotta di veicoli completamente self-driving in strada, ci stiamo muovendo dalla fase di ricerca e sviluppo a quella operativa e di distribuzione. I minivan ibridi Pacifica offrono interni versatili e un’esperienza di viaggio confortevole, con questi nuovi veicoli che ci permettono di espanderci.