Che la partenza di Nintendo Switch sia stata lanciata è ormai cosa risaputa. La console ha venduto bene fin dalla fase di pre-ordine, tanto da obbligare il gruppo nipponico a incrementare i ritmi di produzione in modo da rispondere a una domanda andata ben oltre le più rosee aspettative. Il trend non accenna a rallentare, come confermano i risultati finanziari relativi all’ultimo trimestre del 2017.
Grazie ai 7,23 milioni di unità vendute nel trimestre concluso a dicembre, Switch può contare oggi su una base installata pari a 14,86 milioni di pezzi. Per fare un confronto, il predecessore Wii U è arrivato a 13,56 milioni nel suo intero ciclo vitale. Ora nel mirino c’è il record di Wii, in verità ancora piuttosto lontano con i suoi 101,63 milioni. Un obiettivo da raggiungere continuando a proporre titoli di qualità come The Legend of Zelda: Breath of the Wild o Super Mario Odyssey, sperimentando inoltre nuove formule di gameplay come quelle che in primavera saranno introdotte dai kit del particolare progetto Labo.
Focalizzando l’attenzione sui giochi, il re delle vendite è stato Super Mario Odyssey con 9,07 milioni di copie, seguito da Mario Kart 8 Deluxe con 7,33 milioni, The Legend of Zelda: Breath of the Wild con 6,70 milioni e Splatoon 2 con 4,91 milioni. All’ascesa di Switch si affianca un’inevitabile rallentamento di 3DS, con la console portatile che nel Q4 2017 ha fatto registrare il 9% di vendite in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Va comunque considerato che si tratta di un sistema sul mercato dal 2011 e ancora oggi capace di piazzare 5,68 milioni di unità a livello globale in soli tre mesi.
Nessuna informazione, invece, sulle performance di SNES Mini, la riedizione in miniatura dell’indimenticabile piattaforma 16-bit tanto in voga negli anni ’90, un vero e proprio must have per tutti gli amanti di retrogaming.